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ANGUILLARA - La revoca della cittadinanza onoraria all'ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, di nuovo infiamma la miccia delle proteste ad Anguillara. Il Consiglio comunale boccia la richiesta avanzata dalle minoranze e ne nascono nuove contestazioni e polemiche. Torna così agli onori delle cronache Anguillara Veneta, paese sulle rive dell'Adige, estremo lembo a sud della provincia di Padova, che il 1 novembre 2021 aveva ricevuto la visita del politico brasiliano con una scia di aspre polemiche e pure scontri di piazza (a Padova, in occasione della visita di Bolsonaro al Santo). Ieri in Consiglio comunale la mozione che chiedeva la revoca della cittadinanza anche a fronte dell'assalto ai palazzi del potere di Brasilia dell'8 gennaio, dove oggi siede il presidente Lula, da parte dei seguaci di Bolsonaro non è passata. Intanto all'esterno, in piazza, rappresentanti dell'estrema sinistra padovana con Anpi e altre associazioni organizzavano un presidio che contestava duramente sindaco e giunta. E tra slogan e bandiere rosse al vento non sono mancati momenti di tensione con urla, gestacci e insulti tra i manifestanti e membri della maggioranza.
La cittadinanza
Il conferimento della cittadinanza onoraria, promosso dalla sindaca Alessandra Buoso espressione di una civica di centrodestra era stato deliberato a maggioranza a porte chiuse, a ottobre 2021, mentre all'esterno della biblioteca dove era riunito il Consiglio infuriavano le proteste.
Come è finita
Anche ieri è tornata la tensione: il gruppo di minoranza, espressione del centrosinistra, aveva infatti chiesto e ottenuto la convocazione di un Consiglio per trattare la revoca dell'onorificenza, promuovendo invece un gemellaggio con la città di San Paolo dove vivono alcune centinaia di discendenti di anguillaresi. Sindaco e consiglieri di maggioranza ieri hanno evitato qualsiasi commento, affidando a un comunicato la spiegazione della scelta di non revocare la cittadinanza. «Per tutti noi i valori e i principi su cui è radicata la Costituzione sono un faro irrinunciabile - scrive la sindaca Buoso - Di fronte a episodi che attentino alle istituzioni democratiche la posizione non può che essere sempre dalla parte della legge. Dobbiamo, tutti, avere rispetto e fiducia verso gli inquirenti e la magistratura della Repubblica Brasiliana, che a oggi non ha pronunciato sentenze definitive per i fatti di Brasilia. Per questo si rigetta la mozione di revoca della cittadinanza onoraria». Buoso poi coglie l'occasione per fare un chiarimento: «Ribadisco che la concessione della cittadinanza a Bolsonaro è legata alla storica visita del 2021 e non è frutto di un voto politicamente orientato o di un giudizio sulle opinioni da lui espresse o sugli atti da lui emanati». Giustificazioni che non hanno soddisfatto la minoranza. Così il capogruppo Antonio Spada: «L'amministrazione oltre a rigettare la richiesta di ritiro ha rifiutato di avviare il gemellaggio con una motivazione che lascia basiti: a causa del procedimento pendente in tribunale e richiesto da alcuni cittadini per ottenere l'annullamento della cittadinanza, non ritengono opportuno il gemellaggio con San Paolo per evitare strumentalizzazioni».
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Il Gazzettino