PORDENONE - Trenta esuberi fra i 115 dipendenti del call center di San Vito che lavora per Bofrost. Lo ha annunciato la società che lo gestisce, Overtel, chiarendo che...
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Grande, dunque, la preoccupazione nelle due assemblee sindacali che si sono tenute ieri, in mattinata e nel pomeriggio, e che sono state molto partecipate. «Innanzitutto - spiega Daniela Duz (Filcams Cgil) - occorre capire ora quale sarà esattamente la distribuzione degli esuberi fra i diversi settori nei quali sono impiegate le operatrici, se cioè saranno spalmati fra tutti o concentrati in un unico settore. C'è da dire, fra l'altro, che fra tutte le nove sedi italiane, San Vito è quella che paga il prezzo più alto di questa decisione». Il tavolo con l'azienda è già fissato per il 27 febbraio, a Bologna: «Ci auguriamo - continua Duz - che l'azienda si presenti al tavolo con la disponibilità ad applicare tutti gli ammortizzatori sociali di cui sarà possibile usufruire e ad aprire una procedura di mobilità esclusivamente volontaria».
Nel frattempo, l'assemblea dei lavoratori ha dato mandato alle organizzazioni sindacali di dichiarare da ieri lo stato di agitazione, con la possibilità dunque che nei prossimi giorni si possano decidere iniziative di sciopero: «È ovvio - conclude Duz - che il malumore è fortissimo e così lo stato di preoccupazione per tutta una serie di scelte aziendali che sono state fatte. Ora ci attendiamo disponibilità».
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Il Gazzettino