Rischia di soffocare a 3 anni per un boccone di pane: salvato dalla vicina infermiera

Rischia di soffocare a 3 anni per un boccone di pane: salvato dalla vicina infermiera
MONSELICE - (Ca.B.) È una storia a lieto fine quella che vede protagonista Emanuela Luise, un'infermiera 41enne di Monselice che, lo scorso venerdì sera, ha...

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MONSELICE - (Ca.B.) È una storia a lieto fine quella che vede protagonista Emanuela Luise, un'infermiera 41enne di Monselice che, lo scorso venerdì sera, ha salvato dal soffocamento il suo piccolo vicino di casa, un bambino di soli tre anni. «Era quasi l'ora di cena, quando ho sentito la mia vicina di casa cominciare a gridare e a invocare aiuto - racconta a Emanuela -. Sono subito entrata nella loro abitazione e ho visto il bimbo di tre anni, coetaneo di mia figlia, in arresto respiratorio. Era ormai cianotico, incosciente e con la bava alla bocca. Il suo papà stava tentando le manovre di disostruzione delle vie aeree, assestandogli i colpi necessari sulla schiena, mentre lo teneva a testa in giù, ma non stavano funzionando».


In quei drammatici momenti, l'infermiera ha saputo mantenere i nervi saldi. «Come prima cosa ho tentato di liberargli le vie aeree manualmente. spiega Sono arrivata a sentire il boccone di pane e Nutella che gli ostruiva la gola, ma purtroppo non a rimuoverlo. Allora ho cominciato a praticargli le insufflazioni, cioè la respirazione bocca a bocca, e il massaggio cardiaco. Contrariamente a quanto succede agli adulti, i piccoli prima vanno in arresto respiratorio e poi cardiaco. Dovevo evitare che ciò accadesse»...
 
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Il Gazzettino