Case, un milione di euro per gli studenti universitari e sconti sull’Imu

La rettrice Daniela Mapelli con il sindaco Sergio Giordani
PADOVA - Due sono i provvedimenti adottati da Università e Comune per affrontare l’emergenza abitativa degli studenti: uno stanziamento per il rimborso delle spese di...

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PADOVA - Due sono i provvedimenti adottati da Università e Comune per affrontare l’emergenza abitativa degli studenti: uno stanziamento per il rimborso delle spese di alloggio sostenute finora e un contributo per l’Imu a chi affitterà a studenti. Si stima che 1.400 siano gli allievi internazionali del Bo che devono alloggiare in albergo o in ostello perché non riescono a trovare casa, complici diversi fattori, dalle ristrutturazioni con il Superbonus 110% a quegli appartamenti a cui è stata cambiata la destinazione per ospitare turisti. Il Consiglio di amministrazione di Ateneo ha stanziato 1 milione di euro come rimborso spese per l’albergo.



L’INTERVENTO
«Il bando vale da settembre a dicembre e gli studenti possono già richiedere il rimborso fino a un massimo di 500 euro, documentando i costi – ha spiegato la rettrice Daniela Mapelli – Il rimborso è destinato ai ragazzi e alle ragazze con un Isee inferiore ai 50 mila euro. Questa è una risposta immediata, per l’emergenza, mentre per il futuro ci attiveremo. La preoccupazione maggiore è per gli studenti internazionali che devono avere la residenza per ottenere il permesso di soggiorno». 
Anche il Comune farà la sua parte con un contributo per il pagamento dell’Imu. «Con gli assessori Marta Nalin e Antonio Bressa abbiamo studiato questa misura che ha come obiettivo l’incentivo ad affittare a studenti – ha detto il sindaco Sergio Giordani – L’appartamento deve essere rimasto sfitto per oltre 4 mesi e deve essere affittato a studenti con un contratto a canone concordato o a famiglie che prendano la residenza. Il budget arriva a un massimo di 250 mila euro». 
LE IDEE
Progetti per il lungo periodo già ci sono. Tre privati hanno dimostrato interesse a realizzare studentati da 300/350 posti ciascuno in centro, o comunque vicino alle sedi universitarie. Ma non è abbastanza, dicono gli studenti di Udu. E la Regione, dov’è in tutto ciò? 

«Dopo settimane per trovare una formula che provasse a rispondere in maniera strutturata agli studenti senza casa, riceviamo una prima risposta – ha dichiarato Virginia Libero, presidente di Udu Padova – L’Ateneo ha deciso però di scegliere la via più facile e più breve da un lato certamente per rispondere il prima possibile al problema, dall’altro per semplificare la manovra. Pretendiamo che il milione stanziato riesca ad esaurirsi nel sostegno agli affitti e che l’Ateneo insieme al Comune e alla Regione, intavoli una discussione di prospettiva per capire come sanare il problema abitativo: oggi abbiamo deciso insieme di risarcire in parte il danno di chi non ha trovato casa, ma una casa ancora non ce l’ha».
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Il Gazzettino