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La fattoria verticale atterra nel Bresciano, nel parco del fiume Oglio, per uno dei più grandi progetti al mondo dell'agricoltura del futuro che vede Zero, società di Pordenone, ai vertici di quest'innovazione da super Bio. Nella partita anche un gruppo di imprenditori altoatesini riuniti nella società Iseo Idro, il trevigiano Gianantonio Tramet (gruppo Tramite), che farà da sponda con la grande distribuzione, e l'università Ca' Foscari di Venezia col professor Carlo Bagnoli, che vuole lanciare il Future Farming District a livello mondiale.
«Il progetto a Capriolo, in provincia di Brescia, prevede un investimento di 60 milioni nella prima fase per arrivare già nella metà dell'anno prossimo alla commercializzazione nella grande distribuzione organizzata dei nostri prodotti super Bio ottenuti nelle fattorie verticali con la coltura aeroponica - spiega il fondatore e Ad di Zero, Daniele Modesto -. Grazie al nostro sistema innovativo di coltivazione sospesa noi potremo fornire insalata, e in futuro anche fragole o frutta, a prezzi competitivi con gli attuali prodotti bio. Nella seconda fase del progetto, che punta a completare il Future Farming District bresciano entro il 2025, è previsto un ulteriore impegno di 40 milioni.
1300 TONNELLATE DI SUPER BIO
L'avvio della produzione è previsto entro la primavera del 2022, con un progressivo incremento della capacità produttiva che, a completamento della prima fase raggiungerà circa 1.300 tonnellate annue su una superficie di coltivazione in verticale di 31.000 metri quadrati. «Diverse catene sono pronte a distribuire questi prodotti con marchi propri - spiega Tramet, imprenditore a capo della trevigiana Tramite, 450 milioni intermediati con la Gdo anche in Usa, Gran Bretagna e in Cina - perché hanno capito che sono assolutamente naturali e durano anche di più: un'insalata può conservarsi anche per 15 giorni. E si può coltivare dappertutto, abbattendo i costi di trasporto e il relativo inquinamento permettendo di mantenere il prezzo concorrenziale col solito bio. Per questo siamo pronti ad esportare il format di Future Farming District in altre parti d'Italia e all'estero». «Venezia, che noi vogliamo far diventare la capitale mondiale della sostenibilità, è la città ideale per sviluppare questo progetto - commenta il professore di innovazione di Ca' Foscari Bagnoli - per promuovere questi prodotti anche a livello di packaging e svilupparne la vendita metteremo in campo i nostri designer, artisti, creativi, esperti».
Il Gazzettino