Bio. Zero pensa in grande con Tramet e Ca' Foscari. Decolla la fattoria verticale nel parco dell'Oglio

Domenica 19 Dicembre 2021 di Maurizio Crema
Zero pensa in grande con Tramet e Ca' Foscari

La fattoria verticale atterra nel Bresciano, nel parco del fiume Oglio, per uno dei più grandi progetti al mondo dell'agricoltura del futuro che vede Zero, società di Pordenone, ai vertici di quest'innovazione da super Bio.

Nella partita anche un gruppo di imprenditori altoatesini riuniti nella società Iseo Idro, il trevigiano Gianantonio Tramet (gruppo Tramite), che farà da sponda con la grande distribuzione, e l'università Ca' Foscari di Venezia col professor Carlo Bagnoli, che vuole lanciare il Future Farming District a livello mondiale.


«Il progetto a Capriolo, in provincia di Brescia, prevede un investimento di 60 milioni nella prima fase per arrivare già nella metà dell'anno prossimo alla commercializzazione nella grande distribuzione organizzata dei nostri prodotti super Bio ottenuti nelle fattorie verticali con la coltura aeroponica - spiega il fondatore e Ad di Zero, Daniele Modesto -. Grazie al nostro sistema innovativo di coltivazione sospesa noi potremo fornire insalata, e in futuro anche fragole o frutta, a prezzi competitivi con gli attuali prodotti bio. Nella seconda fase del progetto, che punta a completare il Future Farming District bresciano entro il 2025, è previsto un ulteriore impegno di 40 milioni. Vogliamo creare un ecosistema circolare integrato unico nel suo genere, che abbina la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili, come le centrali idroelettriche messe a disposizione dal nostro partner Iseo Idro, a un minore consumo del suolo utilizzando pochissima acqua (il 95% in meno rispetto all'agricoltura intensiva). Verrà infatti riutilizzata l'area industriale dismessa di Capriolo e sviluppata la produzione in un ambiente assolutamente protetto che permette comunque rese molto importanti. E i nostri prodotti - intendiamo coltivare anche erbe aromatiche e microgreens - potranno essere mangiati anche senza essere lavati». Gli impianti di coltivazione in vertical farm sfruttano la tecnologia proprietaria di Zero per coltivare eliminando completamente la terra. Una tecnologia spaziale rigorosamente green - «Utilizzeremo sempre energia rinnovabile», ricorda Modesto, «e mai pesticidi» - che potrebbe far scuola. «Realizzare in Italia il primo Future Farming District è una sfida. La nostra agricoltura tecnologica, senza terra, con la luce artificiale al posto del sole, può sembrare eretica. Abbiamo lavorato per anni sottotraccia per costruire strumenti nuovi che ci permettono oggi di pianificare un progetto ambizioso e di eseguirlo velocemente, in maniera sostenibile per l'ambiente e per gli investitori - sottolinea Modesto -: è il nostro manifesto e un modello di Made in Italy».

1300 TONNELLATE DI SUPER BIO

L'avvio della produzione è previsto entro la primavera del 2022, con un progressivo incremento della capacità produttiva che, a completamento della prima fase raggiungerà circa 1.300 tonnellate annue su una superficie di coltivazione in verticale di 31.000 metri quadrati. «Diverse catene sono pronte a distribuire questi prodotti con marchi propri - spiega Tramet, imprenditore a capo della trevigiana Tramite, 450 milioni intermediati con la Gdo anche in Usa, Gran Bretagna e in Cina - perché hanno capito che sono assolutamente naturali e durano anche di più: un'insalata può conservarsi anche per 15 giorni. E si può coltivare dappertutto, abbattendo i costi di trasporto e il relativo inquinamento permettendo di mantenere il prezzo concorrenziale col solito bio. Per questo siamo pronti ad esportare il format di Future Farming District in altre parti d'Italia e all'estero». «Venezia, che noi vogliamo far diventare la capitale mondiale della sostenibilità, è la città ideale per sviluppare questo progetto - commenta il professore di innovazione di Ca' Foscari Bagnoli - per promuovere questi prodotti anche a livello di packaging e svilupparne la vendita metteremo in campo i nostri designer, artisti, creativi, esperti».
 

Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 11:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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