Biologa 36enne si arrende al tumore: ho lottato con "Jonny"

Marta Meneghetti, la biologa 36enne di Conegliano stroncata dal tumore
CONEGLIANO - Stroncata dal tumore che aveva cercato di battere per quattro anni. È morta a 36 anni Marta Meneghetti, di Conegliano, anche se viveva a Padova, dove la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CONEGLIANO - Stroncata dal tumore che aveva cercato di battere per quattro anni. È morta a 36 anni Marta Meneghetti, di Conegliano, anche se viveva a Padova, dove la stavano curando. Aveva la straordinaria capacità di ironizzare sulla sua grave malattia, prendendola quasi in giro. Da due anni ho una fitta e intensa relazione con Jonny. Così nel novembre del 2015, in un blog, aveva chiamato il tumore, un adenocarcinoma metastatico giunto al quarto stadio, che le era stato diagnosticato nel 2013 e quale lei aveva affibbiato quel nomignolo, quasi per esorcizzarlo.


Dopo 4 anni di battaglie Marta, di professione biologa e conosciutissima a Conegliano, ha alzato bandiera bianca. Era consapevole della sua condizione. «Scoprire quanto ami la vita, aiuta a ricostruire la tua vita, forse per la prima volta, come una nascita. E a un certo punto non sei più cieca, ma vedi bene, vedi meglio. So che può sembrare bestiale, ma sono rinata con questa malattia, attraverso la quale ho conosciuto me stessa. La malattia mi ha cambiata molto, lo sta facendo ancora, visto che Jonny è ancora in affitto, nonostante lo sfratto. Lo ho chiamato Jonny perché non volevo essere volgare nell'attribuirgli il nome. E' un nemico che per essere sconfitto va rispettato». 

Anche se poi ha vissuto momenti di scoramento: «Avevo una sicurezza che oggi ho smarrito. Forse un po' se l'è portata in cielo la mamma (Elvina, indimenticabile assistente sociale del Comune e poi dell'Usl 7 venuta a mancare in primavera, ndr) o forse devo fare altri passi per ritrovarla dentro di me».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino