OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Talmente assorbita dal gioco da dimenticarsi del nipotino di 8 anni, lasciato in macchina, al buio, nel parcheggio della sala bingo. Persino quando lo staff ha lanciato l’allarme, la nonna ha continuato a giocare, imperterrita. La sua passione per il gioco d’azzardo poteva costare cara al piccolo. Invece il peggio è stato scongiurato dall’intervento degli addetti alla sicurezza e dai carabinieri. Il bambino è stato recuperato assonnato e sorpreso ma in buone condizioni di salute. Mentre per la giovane nonna si profilano guai giudiziari. La 50enne straniera verrà denunciata per abbandono di minore. L’episodio, che ha dell’incredibile, è successo qualche sera fa in una sala bingo della Marca.
DA SOLO IN AUTO
I genitori del bambino erano partiti per le vacanze e lo avevano affidato alle cure della nonna, sicuri che sarebbe stato in buone mani.
APPELLI A VUOTO
Non perdono tempo: entrano in sala e lanciano l’allarme avvertendo che dentro una macchina c’è un bambino abbandonato. Nessuno si fa avanti. La giovane nonna sembra aver perso la cognizione del tempo e la percezione della realtà, per nulla preoccupata del nipotino. Scorrono altri minuti in cui gli addetti rinnovano l’invito a recuperare il bambino, nella speranza che questo basti a risolvere la situazione. Invece no. Così scatta la telefonata al 112: poco dopo sul posto si presenta una pattuglia dell’Arma. Solo a quel punto, alla vista degli uomini in divisa, la donna si alza dalla sua postazione e, insieme ai militari, raggiunge l’auto con a bordo il nipotino, abbandonato a se stesso. Il bambino, fortunatamente stava bene: il fatto che il sole fosse ormai tramontato gli ha risparmiato il disagio legato al caldo che ancora attanaglia la Marca. Era assonnato e sorpreso di trovarsi davanti tutte quelle persone. Lui, in fondo, aspettava solo la nonna. I carabinieri hanno messo al corrente del fatto l’autorità giudiziaria: l’informativa è già sul tavolo del pm di turno, che ora valuterà se procedere per il reato di abbandono di minore. Intanto l’episodio riaccende i riflettori su un fenomeno, quello della dipendenza dal gioco d’azzardo, che continua a crescere. Quando si entra in sale come quella frequentata dalla nonna - spiegano gli esperti - si perde la cognizione del tempo e si innesca un meccanismo psicologico basato sul miraggio della vincita, che spinge a continuare a giocare, con tutte le ripercussioni psicologiche, relazionali ed economiche che questo comporta.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino