«In centro a passeggio con il bikini», riesplode la polemica nelle spiagge

«In centro a passeggio con il bikini», riesplode la polemica nelle spiagge
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JESOLO - La polemica è tornata anche quest'anno, ed è riesplosa puntualmente negli ultimi giorni. Anche perché dopo le passeggiate lungo il marciapiedi in costumi sempre più micro, il passo successivo è stato quello degli acquisti nei negozi, sempre in abiti succinti. Oppure l'ingresso al bar per un caffè. In ogni caso sempre senza lasciare molto spazio all'immaginazione. Nel mirino sono finiti anche gli uomini, sia quelli che si siedono al tavolo del ristorante completamente a torso nudo oppure quelli che fanno acquisti vestiti solo con boxer o slip.

 
LE PROTESTE Uomini e donne a passeggio nella centralissima via Bafile in costume, fioccano le proteste. Come accaduto ieri mattina, in un minimarket del lido, dove una giovane turista dell'est Europa si è presentata alla cassa solo in perizoma e in compagnia di due ragazzi con i quali al termine della spesa non sono mancate foto in pose sexy. A sollevare nuovamente il caso sono residenti, commercianti ma anche turisti che invocano un maggiore rispetto. Ed effettivamente la questione appare tutta incentrata sull'educazione o su quel tipo di turismo cafone che tanto ha fatto discutere a Venezia, ma che sembra non mancare nemmeno in riva al mare. Anzi, nel caso specifico tra le vie centrali della città.
«QUESTIONE DI RISPETTO»Tra proteste e ondate di indignazione, di fronte a perizomi e brasiliane, oppure a fisici scultorei esibiti con fin troppa disinvoltura, arriva anche una precisazione: nessuna anima bigotta o puritana ma appunto solo la richiesta di una maggiore educazione, come chiede Daniele Bison della lista Jesolo. «Nessuno vuole passare per bigotto o casto dice e non si tratta nemmeno di fare battute sull'aspetto fisico. Dire che siamo una città balneare e che tutto va bene però non basta, mi chiedo quante di queste persone girerebbero solo in costume tra le vie centrali del loro paese. E' solo una questione di buona educazione e rispetto».
Se per molti questi comportamenti solo legati ad uno spirito esibizionista, oppure ad un tentativo di sconfiggere il caldo, il sindaco Valerio Zoggia invita tutti alla calma: «Siamo una città balneare commenta e molte attività si trovano a poca distanza dalla spiaggia, vedere gente in costume tra via Bafile e le altre zone centrali non mi sembra uno scandalo. Non farò nessun provvedimento perché non mi sembra il caso. Del resto esiste già da diversi anni una norma comunale che vieta di passeggiare in abiti succinti nelle vicinanze dei luoghi religiosi o altri edifici sensibili, credo sia sufficiente».

Giuseppe Babbo
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Il Gazzettino