Enti fantasma, inchieste senza esito e un "provvidenziale" rogo di carte

Il ministro Bussetti
TREVISO - Non è la prima volta che Procura e Guardia di Finanza in Veneto e nel Sud cercano di accertare e ricostruire le intricate vicende di assunzioni a scuola nei ruoli...

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TREVISO - Non è la prima volta che Procura e Guardia di Finanza in Veneto e nel Sud cercano di accertare e ricostruire le intricate vicende di assunzioni a scuola nei ruoli del personale Ata (amministrativo, tecnico, ausiliario) di uomini e donne in possesso di diplomi falsi o presunti tali, in particolare provenienti dalla Campania.


Tutti vincitori di concorsi e selezioni per l'assegnazione di posti Ata in virtù di questi titoli quantomeno dubbi. Per non dire dei casi di diplomifici all'esame di maturità. La cosa che lascia stupiti è che, a distanza di anni, siano poche le conclusioni giudiziarie. In autunno casi clamorosi sono scoppiati in Sicilia: ad Agrigento i magistrati hanno disposto il sequestro di una ventina di diplomi di scuola superiore rilasciati nell'anno scolastico 2014-2015, 110 indagati tra dirigenti, insegnanti, personale di segreteria. Ad Enna scoperti diplomi fittizi in scuole fantasma, con lezioni mai avvenute. Insomma, tutto falso. Il ministro Bussetti così ha mandato gli ispettori in numerose scuole paritarie.
 

A Treviso la prima indagine risale al 2014. Condotta dal pm Gabriella Cama, portò alla scoperta di fatti simili a quelli che stanno venendo a galla in Veneto: documentazione fasulla presentata ai concorsi, titoli dichiarati in autocertificazione e risultati inesistenti. Il lavoro della Procura si concluse nel 2016 con il rinvio a giudizio di due persone, di origini campane, accusate di falso. Il processo non è ancora stato celebrato.

Nella Marca, invece, una seconda inchiesta è partita un anno fa, dicembre 2017, a seguito di una documentatissima lettera anonima recapitata all'Ufficio scolastico di Treviso e da questi girata alla Procura. Il procuratore Michele Costa ha così incaricato la Finanza di passare al setaccio decine di posizioni di personale scolastico Ata che avrebbero prodotto documentazioni non veritiere per ottenere punteggi utili a vincere i concorsi. Punto di partenza la dettagliata lettera anonima corredata di nomi, circostanze, indicazioni sulle scuole in cui queste persone hanno trovato un posto. Le indagini sono in corso. Il lavoro della Finanza si è esteso alle graduatorie di terza fascia del personale Ata, ovvero gli elenchi stilati per assegnare le supplenze. Nel mirino vari istituti campani. In quella regione anche la Procura di Napoli sta da tempo conducendo un'inchiesta: molte carte sono state acquisite presso l'istituto paritario Voltaire di Secondigliano, scuola (già diffidata) ritenuta miracolosa per l'alto numero di iscritti e diplomati all'esame di maturità, provenienti da ogni parte d'Italia, e presso diverse altre scuole paritarie del territorio, di Salerno e di altre province. Guarda caso il 2 dicembre un misterioso rogo è scoppiato al Provveditorato di Salerno bruciando registri di esame di stato di II grado e qualifiche. Un probabile tentativo di distruggere le prove di una serie di falsi costruiti a tavolino. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino