TREVISO - Sei giorni in bicicletta per unire Italia e Belgio: 1.200 chilometri, attraverso l'Europa, per collegare idealmente due Muri -Ca' del Poggio e Grammont- che...
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«L'idea -spiega il capogruppo Chiesurin- è nata dal gemellaggio tra i Muri di Ca' del Poggio e Grammont e dal fatto di essere sempre vicini ai grandi avvenimenti ciclistici. Da semplici appassionati di ciclismo, sarà una grande impresa. Vogliamo anche lanciare un messaggio: i Muri sono per tutti, non solo per i campioni. Basta affrontarli con il giusto spirito e consapevoli delle proprie capacità».
Per Piero, i due Andrea, Giuseppe ed Elio l'obiettivo sarà, ovviamente, arrivare. La prima tappa, sabato 18 agosto, con partenza alle 7.30, li porterà dal Muro di Ca' del Poggio a Bressanone: 194 i chilometri di percorrenza. Il giorno dopo, domenica 19 agosto, il quintetto trevigiano pedalerà per 220 chilometri, andando da Bressanone a Kempten, in Germania. La terza tappa, 20 agosto, tutta in Germania, collegherà Kempten a Gutach (209 chilometri). La quarta frazione, da Gutach a Sainte Genevieve (212 chilometri) porterà i cinque trevigiani a pedalare sulle strade francesi. La quinta frazione, di 213 chilometri, da Sainte Genevieve a Beauraing, segnerà l'ingresso dei ciclisti in terra belga. E infine la sesta tappa, la più corta (143 chilometri), giovedì 23 agosto, si concluderà con la scalata del Muro di Grammont, dove Chiesurin e compagni troveranno l'accoglienza delle grandi occasioni da parte degli amici belgi. La sei giorni in bicicletta dei cinque amici trevigiani potrà anche essere seguita in tempo reale, con commenti, foto e video, sulla pagina Facebook del Muro di Ca' del Poggio. L'impresa non è fine a sé stessa: il 12 luglio, in occasione della sesta tappa del Tour de France, il Muro di Ca' Poggio e quello di Grammont si sono gemellati con il Mûr-de-Bretagne, un'altra celebre ascesa del ciclismo internazionale.
L'obiettivo è di generare nuove opportunità per la promozione dei singoli territori, grazie alla creazione di un circuito europeo che riunisca i muri legati alla storia del grande ciclismo. Muri che uniscono e non dividono, appunto. E l'impresa dei 5 amici trevigiani promette di fare questo. Tanto che pedaleranno con una divisa, realizzata per l'occasione, dove compariranno le bandiere nazionali di Italia, Belgio e Francia.
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Il Gazzettino