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SACILE - Doppio furto di bici e l’anziana signora resta appiedata. È sempre un evidente problema a Sacile quello delle biciclette “prese in prestito”, come ironizza qualcuno perché in realtà poi non vengono mai restituite. Furti che spesso non sono di biciclette costosissime, ma che infastidiscono molto chi li subisce, per le scomodità che creano e ovviamente per il torto.
IL CASO
Un paio di sere fa sulla pagina “Sei di Sacile se” di Facebook è scattata la segnalazione di una sacilese che, notata una bicicletta da donna a terra, abbandonata sulla pista ciclabile, ha capito che non poteva essere stato il suo padrone a trattarla così male ed ha avvisato tutti che il mezzo era lì e che poteva essere recuperato.
I PRECEDENTI
Resta la constatazione che non di rado i troppo frequenti furti di biciclette a Sacile colpiscono chi del mezzo ha proprio bisogno. Mesi fa, eravamo a febbraio di quest’anno, toccò al cinquantunenne Sergio, operaio che tutte le mattine si fa in bicicletta i 15 chilometri che lo separano dal luogo di lavoro, nella trevigiana Colle Umberto. A lui di bici ne hanno rubate due, e con una, ritrovata, i ladri si sono concessi pure il bis. Sergio non usa modelli costosi e ha l’abitudine di chiudere il lucchetto, ciò nonostante ha pagato pegno, come Manuela, 42enne di origini trevigiane trapiantata a Sacile dove lavora in un supermercato. A lei i soliti ignoti hanno sottratto nottetempo la bicicletta elettrica, anche questa chiusa, che usava per recarsi al lavoro in un supermercato fuori paese. Un modello acquistato in offerta a 900 euro a rate che non aveva ancora finito di pagare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino