PADOVA - Torna. Lo ha sempre fatto, da almeno una ventina d'anni. Beppe Grillo sarà domani sera al Palageox, con il suo Insomnia. E non c'è ancora il tutto...
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LO SVILUPPO
Poi si è messo di lato, ma le idee sono rimaste come l'insonnia che lo tormenta da 40 anni, che lo porta a farsi domande scomode, a interrogarsi sull'ovvio e a trovare risposte azzardate, a diventare il personaggio che tutti conosciamo. Lo spettacolo non ha una traccia, quella viene al momento ragionando del mondo che è, e che verrà. Dai matrimoni misti Erasmus, all'esempio della Lettonia, dove si apre un'impresa in tre minuti e non esiste più la carta. Fino al suo amico-nemico, il computer. Un tempo ne sfasciava uno sul palco ad ogni spettacolo, poi ha costruito un partito sul web. Oggi ragiona così: quando il computer capirà che è l'energia che gli serve, cercherà di prenderne il più possibile, anche a noi. E il mondo come andrà? «Metà mondo è sotto i 25 anni, 3 miliardi, ma nel 2025 ci saranno più settantenni che giovani, andiamo verso l'estinzione.
IL MOVIMENTO
Nel frattempo il suo movimento dal 2009 è cresciuto, a Padova ha preso oltre il 22 per cento alle ultime elezioni politiche. «Il grido, il famoso vaffa, era un diritto al grido. La gente era arrabbiata e il Movimento 5 stelle ha dato loro il diritto di urlare andate via, il diritto il urlare ne abbiamo abbastanza di quello che sta accadendo in parlamento. Ne abbiamo abbastanza dei politici di carriera che da 50 anni sono lì dentro» ha detto in una intervista il mese scorso. A Padova oramai il movimento si è strutturato. Ci sono capi riconosciuti, Enrico Berti, capogruppo in consiglio regionale e fidatissimo di Di Maio. L'altro riferimento è il senatore Giovanni Endrizzi, grillino della prima ora, volantinava agli spettacoli di Grillo prima che si pensasse alla politica. In mezzo qualche dispiacere come Gessica Rostellato e Silvia Benedetti, ma dei giovani interessanti come Vincenzo Cusumano neo capogruppo in consiglio, e la generazione bruciata, Francesca Betto e Giuliano Altavilla.
In programma non è previsto nessuno incontro ufficiale con i gruppi locali. In privato invece tutto è possibile.
Mauro Giacon Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino