TREVISO - Rasarsi a zero per dare un segnale di solidarietà al compagno di squadra colpito dal cancro. Hame Faiva, tallonatore del Benetton, ha postato sui social...
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Il 30 agosto scorso, in seguito a degli accertamenti effettuati dallo staff medico biancoverde all’apparato uro-genitale dell’atleta, era emersa la presenza di una neoformazione a un livello tale che il giocatore è stato sottoposto a immediato intervento chirurgico, eseguito dall’equipe del reparto di urologia dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Dopo un primo ciclo di chemio, a breve Manu ne comincerà un secondo, decisamente più forte e che con ogni probabilità gli farà perdere i capelli. Da qui il segnale di Faiva, la rasatura di giovedì scorso e la diffusione nei social qualche giorno dopo. Un video che ha fatto il giro del mondo e che ha sensibilizzato una marea di giocatori ed ex. Uomini dalla scorza dura i rugbisti, ma quando si tratta di sostenere qualcuno, o qualche iniziativa, non si tirano mai indietro. L’iniziativa nata da Hame Faiva avrà un seguito in Benetton? Non si sa ancora, anche perché la rosa è distribuita in tre diverse parti del mondo: un gruppo in Sudafrica per affrontare le due partite di Pro14 di domani e di sabato 1 dicembre, un altro a Roma per incontrare domani i Campioni del Mondo della Nuova Zelanda, un altro a Treviso. Il tam-tam, i messaggi e le comunicazioni, sono state frequenti in questi ultimi giorni. Faiva ha lanciato l’idea e a raccoglierla sono stati in tanti. C’è chi assicura che in ogni caso qualcosa sarà fatto per dimostrare la vicinanza di tutto il gruppo Benetton al compagno di squadra. Con o senza il taglio dei capelli. Una situazione che si contrappone un po’ all’iniziativa del Movember, cioè quando nel mese di novembre, soprattutto i rugbisti, si fanno crescere i baffi per sensibilizzare la lotta contro il tumore alla prostata. In questo caso, il fatto di tagliarsi i capelli è segnale di vicinanza al compagno di squadra che per effetto della cura a cui sarà sottoposto, i capelli li perderà e non per propria volontà. Intanto, in nazionale proprio il Benetton ha fatto parlare di sé per la presenza, contemporanea, di 10 giocatori nel XV di partenza che domani affronterà gli All Blacks. Che O’Shea abbia da tempo puntato sul blocco Benetton era cosa nota, mai però così tanti nel XV iniziale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino