Richiedente asilo vende alcol e sigarette ai minori: cacciato. Il Tar lo salva

Un ragazzino fuma in una foto d'archivio
BELLUNO - Vendeva alcol e sigarette ai minorenni, per fare un po' di soldi. Scoperto dai carabinieri, Aslam Shahid, pakistano, era stato subito allontanato dal centro di...

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BELLUNO - Vendeva alcol e sigarette ai minorenni, per fare un po' di soldi. Scoperto dai carabinieri, Aslam Shahid, pakistano, era stato subito allontanato dal centro di accoglienza su ordine della prefettura. Ma il Tribunale amministrativo regionale lo ha salvato ritenendo le motivazioni addotte troppo generiche, dichiarando quindi illegittimo il provvedimento.  Aslam credeva così si poter tornare nel centro bellunese, ma la prefettura, nei giorni scorsi, ha presentato un nuovo provvedimento di revoca della misura di accoglienza, motivando in maniera evidentemente più dettagliata i fatti contestati al pakistano. Ma non è finita qui, perché l'immigrato, assistito dall'avvocato Angelo Pozzan di Venezia, ha impugnato sempre davanti al Tar di Venezia anche quest'ultimo provvedimento. Si attende ovviamente l'esito del nuovo procedimento amministrativo. Un braccio di ferro che va avanti ormai dagli inizi dell'anno a suon di carte bollate e di avvocati.


 

LA CRESTA L'uomo, ospite del centro gestito dalla Cooperativa Dolomiti per Tutti scs onlus, era stato pizzicato dai carabinieri a fare cassetta vendendo birra e sigarette a minorenni. Ovvero rincarava il prezzo della merce per poterci guadagnare qualcosa, questa l'accusa. Un comportamento ritenuto grave, lesivo delle regole di comportamento all'interno del centro, al punto da far scattare la revoca dell'ospitalità che però il Tar ha azzerato compensando anche le spese. Il Tribunale afferma infatti che la «generica violazione di legge non è prevista dall'articolo 23 della Dlgs 142/2015», decreto legislativo sulla base del quale la Prefettura aveva effettuato la revoca della misura. LA GESTIONE Nel frattempo, lo straniero, richiedente protezione internazionale, resta fuori dal sistema di accoglienza. Non è certo il primo caso che si verifica nei centri di accoglienza, dove gestire le situazioni non è sempre opera semplice. Basterà ricordare negli anni scorsi la maxi-operazione condotta dalla Polizia in un centro di accoglienza di Feltre dove i fatti erano stati ben più gravi, portando all'arresto di più immigrati con le pesanti accuse di spaccio di droga a soggetti minorenni. (lm)
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Il Gazzettino