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TREVISO - Dal 1957, nel cuore verde della campagna trevigiana, lavora un "casoin", di quelli classici, storici, che sempre meno purtroppo animano i quartieri della città. "Alimentari Bellio" al civico numero 5 di via Casette a Monigo, serve la sua affezionata clientela da ben sessantasei anni, senza soluzione di continuità, luogo del cuore per moltissimi che, sin da bambini, continuano a fare la spessa dai Bellio. Raccolta l'eredità dei genitori, Angelo Bellio e Eugenia Filippetto, i due fratelli, Roberto e Luigino, ogni giorno si mettono dietro al bancone per fare un lavoro che purtroppo sempre meno persone sono disposte a fare. Una sopravvivenza di un tempo il cui ruolo è oggi sostituito dalla velocità e varietà dei grandi centri commerciali, se non dall'immediatezza dello shopping online.
L'ESPERIENZA
Ma più di qualcuno ancora preferisce affidarsi alla mani esperte di chi ha fatto questo mestiere per una vita, dedicandola al servizio del vicinato, nonostante si trovi in una zona lontana dalla vivacità del centro cittadino. «In parte il successo lo dobbiamo alla nostra lunga storia - spiega Roberto Bellio, mentre serve la clientela - e siamo uno degli ultimi casoini classici.
LA PARTICOLARITA'
«La particolarità è che vendiamo acqua all'ingrosso. Lavoriamo anche con molte aziende della provincia di Treviso». Ma ultimamente, le vendite si sono sempre più concentrate sugli alimentari, riducendo di molto, per fare un esempio, il reparto cartoleria. «Abbiamo deciso di fare una selezione, necessaria con la concorrenza dei centri commerciali - spiega Bellio - alcune cose le vendiamo di meno, sopratutto perché negli anni vengono sempre meno ragazzini». E, d'altronde, il settore in generale ha subito dei contraccolpi, a causa del caro energia e dei rincari delle materie prime. «Abbiamo sentito un po' la stangata, ma meno di altri, perché in fondo abbiamo continuato a lavorare anche durante il Covid». E se si chiede loro se i "casoini" continueranno a vivere, la risposta è sì. «Saremo sempre a disposizione della clientela - conclude Bellio - e, nel nostro caso, non ci saranno mai clienti di serie A o di serie B». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino