Batteria irregolare della carrozzina, disabile lasciato a terra da Volotea

Batteria irregolare della carrozzina, disabile lasciato a terra da Volotea
È rimasto a terra per un disguido sulla batteria della propria carrozzina:  lo spiacevole episodio domenica scorsa all'aeroporto Marco Polo di Tessera su un volo...

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È rimasto a terra per un disguido sulla batteria della propria carrozzina:  lo spiacevole episodio domenica scorsa all'aeroporto Marco Polo di Tessera su un volo diretto a Palermo. Vittima inconsapevole, pur in possesso di un regolare biglietto, Giovanni D'Aiuto, capitano dei Red Cobra, squadra palermitana di wheelchair hockey, lo sport giocato in carrozzina, nonché presidente dell'Unione italiana lotta alla distrofia muscolare di Palermo.

Insieme a Marcello Cacioppo, suo accompagnatore e allenatore della squadra, Giovanni D'Aiuto si era presentato allo scalo veneziano per imbarcarsi con un volo Volotea ma la compagnia aerea gli ha comunicato che non sarebbe potuto partire a causa di un regolamento interno che esclude dai propri aeromobili carrozzine elettroniche dotate di batterie che superino i 600 watt di potenza. Una misura adottata probabilmente per ragioni di sicurezza del volo aereo. Di fronte al rifiuto di consentire l'imbarco, a nulla sono servite le rimostranze dei due passeggeri, malgrado fossero in possesso della documentazione relativa alla dotazione della batteria.
«Mi sono sentito obiettare la violazione di un presunto regolamento di cui non vi è traccia sul sito di Volotea - ricorda D'Aiuto e in ogni caso la compagnia avrebbe dovuto informarmi per tempo di questo problema perché allora mi sarei procurato una carrozzina tradizionale. Quando sono arrivato all'accettazione, ho fatto leggere la scheda tecnica in cui risultava come la mia carrozzina fosse dotata di una batteria al piombo e non al litio, ritenuta pericolosa, ed in ogni caso la batteria era chiusa ermeticamente, tanto che con le altre compagnie aeree ho sempre viaggiato regolarmente senza alcun problema».
D'Aiuto e Cacioppo sono quindi rimasti a terra diverse ore perdendo il volo per Palermo e durante l'attesa al Marco Polo è intervenuta la Polizia presente nello scalo veneziano che ha aiutato i due passeggeri ad acquistare altri due biglietti con la compagnia Ryanair per un volo in partenza dall'aeroporto di Treviso. Includendo anche le spese per un taxi dotato di scivolo per il trasporto di disabili, l'imprevisto cambio di programma è però costato al passeggero l'esborso di altri 600 euro, oltre al disagio per il ritardo e per il forzato trasferimento all'aeroporto di Treviso.

«Riferirò l'accaduto alle sedi opportune affinché non accada nulla di simile ad altre persone con disabilità; è triste aver constatato di non aver ricevuto alcuna assistenza logistica né economica - osserva D'Aiuto - né tanto meno mi è stata offerta un'alternativa come quella di togliere la batteria e farla viaggiare a parte». In merito all'episodio la compagnia aerea Volotea, che si è scusata per i disagi causati al passeggero, fa sapere che l'ispezione delle batterie non avrebbe portato alla corretta identificazione delle stesse e di aver offerto il rimborso del costo del biglietto e delle spese sostenute per il rientro a Palermo con un volo alternativo.
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Il Gazzettino