Ivan, da promessa del basket a campione del ring tirando pugni in Argentina

Ivan Del Vecchio sul ring
SACILE - Da Sacile all'Argentina in cerca di fortuna e gloria. Ce l'ha fatta Ivan Del Vecchio che si è laureato campione di combattimento. E da promessa del basket...

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SACILE - Da Sacile all'Argentina in cerca di fortuna e gloria. Ce l'ha fatta Ivan Del Vecchio che si è laureato campione di combattimento. E da promessa del basket è diventato un asso nel ring. Per lui è solo un esame superato e ce ne saranno altri da sostenere in futuro, ma a ben vedere nei suoi 29 anni 30 ad ottobre - ha raggiunto traguardi inattesi sul ring. Del Vecchio si è infatti appena laureato campione regionale, vincendo il titolo Wkf Pro di K1, competizione di combattimento mista, con tecniche di kick boxing e di muay thai. Decisivo il suo incontro nel torneo Bosch Tour. Festeggia anche il suo allenatore-mentore, Matias Scotti. Si tratta della prima cintura da quando è diventato un lottatore. L'emozione è notevole anche se non emerge dalle sue parole. Le sue ambizioni sono alte, al contrario del suo profilo, sempre basso. «Sono soddisfatto ha detto - per questa vittoria, perché è il frutto di tutte le esperienze che ho fatto nella mia vita, ma la strada è ancora lunga».


LA DEDICA
Inevitabile un pizzico di orgoglio, di consapevolezza per gli ostacoli superati. «La dedico innanzitutto a me stesso - Precisa Del Vecchio - per la costanza, ma anche a tutti quelli che mi hanno appoggiato e supportato. A partire dalla mia scuola, la Eidc».
LA STORIA
Ma il suo recente successo è solo la punta dell'iceberg di un percorso che attraversa due continenti. Di nazionalità italo-argentina, Ivan è figlio di Mario e di Monica. Ha vissuto tra Sacile e Nave di Fontanafredda fino al 2013, coltivando la passione per lo sport, al punto da diventare una promessa della pallacanestro. Dopo la gavetta nelle giovanili del Sacile Basket, è passato a giocare prima con l'Aviano, poi con l'Humus. Alle energie spese sul parquet si sommavano quelle per recarsi in palestra. «Quando ero ad Aviano - spiega - spesso raggiungevo i compagni in bicicletta perché non avevo la patente. Altre volte, finita la scuola, prendevo l'autobus. In alcuni casi non c'erano mezzi e per tornare dovevo arrangiarmi». La sua carriera da playmaker agile e scattante si è interrotta sul più bello, in Serie D. «Otto anni fa chiarisce - mi sono trasferito in Argentina. Nella pizzeria dove ho trovato lavoro ho conosciuto un pizzaiolo che mi ha fatto conoscere il muay thai. Dopo i primi allenamenti non mi sono più fermato».
LA SVOLTA
Una rivoluzione nello sport e nella vita. «Un giorno - aggiunge - finito il combattimento, ho saputo dal mio tecnico che una atleta si era innamorata di me». Era Greta, all'epoca lottatrice, ora compagna e mamma del piccolo Leon, nato dalla loro relazione. Seppur da Rosario, il 29enne non dimentica il Friuli, Sacile e Nave dove abitano la mamma e le sorelle Sofia e Aurora. «Dal 2017 al 2018 - conclude - sono tornato. Ho avuto la grande opportunità di continuare ad allenarmi grazie al Cobe-team di Giacobbe Serbati, ed ho ripreso la pallacanestro, come istruttore dei ragazzi del Sacile Basket». Poi fino al 2020 si è trasferito a San Sebastian, in Spagna, dove ha combattuto con il Kuraia Fight Club, mentre ora è tornato in Argentina, con l'Eidc. Dove tutto ebbe inizio.

Alessio Tellan
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Il Gazzettino