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VENEZIA - Le ultime firme - digitali - sono arrivate ieri pomeriggio. Quella dell’ingegner Valerio Volpe, responsabile dell’ufficio salvaguardia, per il Provveditorato alle Opere pubbliche del Triveneto, da un lato. Quella del commissario liquidatore, il commercialista Massimo Miani, per il Consorzio Venezia Nuova, dall’altro. Hanno sottoscritto insieme quell’”atto attuativo” che dà il via libera ai lavori della barriera in vetro per proteggere la Basilica di San Marco dalle acque alte intermedie, quelle in cui il Mose non entra in funzione. Ultimo passaggio sofferto di un’opera pensata come provvisoria, in attesa della protezione dell’intera insula Marciana, e che come tale doveva essere realizzata velocemente, già per l’autunno dell’anno scorso. Che invece è incappata in una serie di lungaggini, tra cambi di progetto e incertezze sull’iter da prendere. Ora finalmente, con l’atto firmato ieri, di fatto il contratto per i lavori, il cantiere dovrebbe aprire a giorni. Nelle settimane scorse il Cvn aveva già individuato la ditta consorziata che se ne occuperà: Kostruttiva, che dal momento della consegna dei lavori avrà 90 giorni di tempo per completare l’intervento. Tempistica ridotta all’osso, che comunque, arrivati ormai a fine luglio, farà slittare la protezione della Basilica a fine ottobre, inizi novembre. Quindi con la stagione delle acque alte già iniziate, se tutto andrà bene.
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UNA STORIA INFINITA
Davvero una storia infinita, questa della barriera di lastre in vetro. Iniziata a inizio 2020, quando fu la Procuratoria di San Marco a proporre questo intervento provvisorio e sulla carta veloce. In realtà, la decisione del commissario al Mose, Elisabetta Spitz, di far abbellire il progetto originario dallo studio Boeri, rallentò da subito l’iter, anche per le parziali bocciature dei comitati dei Beni culturali.
TRE IN SOPRALLUOGO
Tempo di scelte anche sul fronte “caldissimo” della manutenzione del Mose per il rischio usura. Domani scade la gara per la presentazione di un piano complessivo di manutenzione ordinaria e straordinaria delle paratoie. Importo: 64 milioni per studiare la soluzione migliore per la durevolezza dei materiali corrosi. In queste settimane tre gruppi hanno chiesto di andare in sopralluogo. Ora si vedrà se formalizzeranno le rispettive offerte. L’apertura delle buste è fissata per il 27 luglio.
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Il Gazzettino