Spiaggia di Barricata, bagnina ventenne salva marito e moglie in balìa delle onde

PORTO TOLLE Uno spensierato pomeriggio al mare sarebbe potuto finire in tragedia se una giovane bagnina non fosse intervenuta con prontezza e competenza. Anna Mancin, 20 anni, da...

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PORTO TOLLE Uno spensierato pomeriggio al mare sarebbe potuto finire in tragedia se una giovane bagnina non fosse intervenuta con prontezza e competenza. Anna Mancin, 20 anni, da 4 anni fa parte della “Guardian Servizi” una società che garantisce la sicurezza sui litorali del Delta. È la giovane bagnina che sabato pomeriggio non ci ha pensato due volte a tuffarsi in mare davanti alla spiaggia libera di Barricata. Un salvataggio che ha messo in salvo due coniugi di Porto Tolle: l’uomo, in particolare, aveva ingerito parecchia acqua ed è stato ricoverato a Porto Viro.


IL RACCONTO
«Ero tra la mia postazione che si trova di fronte al Molo 104 e il bagno Soleluna per confrontarmi con il mio collega – racconta Anna - Ad un certo punto è arrivato correndo un signore che chiedeva aiuto. Nel mare di fronte alla spiaggia libera una donna e suo marito erano in difficoltà». La ragazza, originaria di Porto Viro, descrive quei concitati momenti: «Il mare era parecchio mosso, il figlio della coppia mi ha detto che stavano giocando dove si toccava ma la corrente era davvero forte e in pochi secondi li ha portati lontani di 5-6 metri. Ero a circa una settantina di metri dalla mia postazione, sono corsa a prendere il baywatch (il salvagente divenuto famoso negli anni ’90 con l’omonima serie televisiva dedicata ai bagnini, ndr) e mi sono tuffata in mare per il salvataggio». Per prima ha recuperato la donna, poi si è dedicata all’uomo. «La signora mi ha detto che se non fossi andata non sanno se ce l’avrebbero fatta a ritornare a riva – prosegue Anna - L’uomo riusciva solo a muovere le braccia, una volta portato sulla battigia l’ho messo in posizione di sicurezza mentre un mio collega chiamava i soccorsi e l’altro continuava a vigilare sulla sicurezza dei bagnanti».

I PROTOCOLLI ANTI-COVID
Non si sa se sia stato colto da malore o fosse semplicemente panico, l’unica cosa certa è che la ragazza gli ha salvato la vita. Certo però non è semplice essere bagnini ai tempi del Covid-19: «Se avessi dovuto usare tutte le attrezzature predisposte forse non sarei arrivata in tempo a salvare quell’uomo – sottolinea la bagnina - Io ho fatto solo il mio dovere, mi sono buttata per portarlo in salvo. Avrei dovuto indossare una maschera e un boccaglio, ma la situazione era grave e non ci ho pensato due volte a tuffarmi. Tra l’altro non sono mai entrata in contatto con il suo respiro, mai. E una volta finito tutto e trasportato al Pronto soccorso per gli accertamenti sono andata a fare immediatamente una doccia igienizzante».

EROINA PER PASSIONE
Un gesto eroico che questa ventenne considera «solo lavoro: per me è una passione occuparmi di salvamento – evidenzia Anna - D’inverno studio informatica all’Università di Ferrara, mentre d’estate lavoro in spiaggia. Fino a fine luglio farò solo i fine settimana, mentre poi sarò impegnata a tempo pieno. Per questa stagione avevo programmato di prendere il brevetto per il salvamento con moto d’acqua, ma a causa delle restrizioni sanitarie ho dovuto rimandare tutto, ci penserò ad ottobre». Formata sul campo proprio dalla “Guardian”, oltre a fare assistenza ai bagnanti, ha gli attestati per l’uso del defibrillatore e la somministrazione dell’ossigeno, oltre a quella per il “rescue board”, ossia la tavola da surf per il salvataggio in acque aperte.

I PRECEDENTI

La giovane eroina non è nuova a queste imprese: «Bisogna avere sangue freddo e non farsi prendere dal panico – ammette - Ho fatto alcuni recuperi ad Albarella. Un piccolo salvataggio due anni fa con un signore che non riusciva più a tornare a riva per le onde, mentre in questo caso si è trattato di un salvataggio a tutti gli effetti». Oltre all’impegno di Anna che ha sfidato le onde per salvare la vita dell’uomo, un aiuto importante è arrivato dalla proprietaria del ristobeach Baraonda Anika: «L’ambulanza non può transitare sul ponte mobile di collegamento della spiaggia - conclude la bagnina - Così i gestori del chiosco hanno messo a disposizione la propria jeep per accompagnare l’uomo fino al mezzo».
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Il Gazzettino