OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
TRAMONTI DI SOTTO - Francesco Mattu, per gli amici e per tutti quelli che lo conoscono più semplicemente Kiodo, ha portato la Sardegna in Val Tramontina, dove risiede da oltre un decennio e dove ha trapiantato un gregge di pecore sarde, da cui produce un formidabile pecorino sardo-friulano, come lo chiama lui, e una strabiliante ricotta. Classe 1976, dopo l'infanzia vissuta a Ovodda, nel centro della Barbagia, Kiodo si è trasferito a Olbia e, nel 2007, ha deciso di replicare la scelta di un suo amico, un pastore sardo trasferitosi da tempo nelle montagne friulane. È proprio lui, Francesco Mattu, il protagonista del film Il profumo del mirto, una produzione di Karel film, scritta e diretta da Christian Canderan - regista, autore e produttore friulano, fondatore di Sunfilms - che, dopo la presentazione avvenuta ieri al Teatro comunale di Cormons, sarà proposto, domani, al Teatro Miotto di Spilimbergo, giovedì 21 al Teatro Pasolini di Casarsa della Delizia e venerdì a Cervignano, al Teatro Pasolini. Realizzato con la fotografia di Luca Melis e la colonna sonora d'eccezione firmata dal maestro compositore e cantautore sardo Piero Marras, il film è prodotto in collaborazione con Sunfilms.
RICORDI EMOZIONANTI
Nel docufilm Il profumo del Mirto scorre una vita di emozionanti ricordi, che toccano l'essenzialità della vita di Francesco e della sua gioventù in Sardegna, dove ogni piccola cosa che lo circondava aveva un immenso valore. È un'opera che focalizza sulla storia, la cultura, i costumi, i paesaggi, la musica e ovviamente la tradizione agroalimentare e i sapori della Sardegna e del Friuli Venezia Giulia, come sottolinea l'autore, Christian Canderan, «per evidenziare il forte legame che unisce da sempre queste due regioni e le loro genti, seppur molto lontane fra loro».
PAESAGGI ONIRICI
La Sardegna, e in particolar modo la Barbagia, fanno scoprire, invece, un territorio e una cultura non molto conosciuti, con momenti estremamente onirici, fra Domus de Janas, nuraghi, querce secolari e scorci veramente da favola. Nel cast, oltre a molti volti sardi conosciuti, incuriosiscono le partecipazioni straordinarie di Catine Caterina Tomasulo (da anni ormai volto della comicità friulana) e Paolo Massaria (attore triestino di fiction e produzioni internazionali).
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino