Dalla Barbagia a Tramonti di Sotto, docufilm sulla vita di Kiodo

Martedì 19 Ottobre 2021
Francesco Mottu

TRAMONTI DI SOTTO - Francesco Mattu, per gli amici e per tutti quelli che lo conoscono più semplicemente Kiodo, ha portato la Sardegna in Val Tramontina, dove risiede da oltre un decennio e dove ha trapiantato un gregge di pecore sarde, da cui produce un formidabile pecorino sardo-friulano, come lo chiama lui, e una strabiliante ricotta.

Classe 1976, dopo l'infanzia vissuta a Ovodda, nel centro della Barbagia, Kiodo si è trasferito a Olbia e, nel 2007, ha deciso di replicare la scelta di un suo amico, un pastore sardo trasferitosi da tempo nelle montagne friulane. È proprio lui, Francesco Mattu, il protagonista del film Il profumo del mirto, una produzione di Karel film, scritta e diretta da Christian Canderan - regista, autore e produttore friulano, fondatore di Sunfilms - che, dopo la presentazione avvenuta ieri al Teatro comunale di Cormons, sarà proposto, domani, al Teatro Miotto di Spilimbergo, giovedì 21 al Teatro Pasolini di Casarsa della Delizia e venerdì a Cervignano, al Teatro Pasolini. Realizzato con la fotografia di Luca Melis e la colonna sonora d'eccezione firmata dal maestro compositore e cantautore sardo Piero Marras, il film è prodotto in collaborazione con Sunfilms. 


RICORDI EMOZIONANTI

Nel docufilm Il profumo del Mirto scorre una vita di emozionanti ricordi, che toccano l'essenzialità della vita di Francesco e della sua gioventù in Sardegna, dove ogni piccola cosa che lo circondava aveva un immenso valore. È un'opera che focalizza sulla storia, la cultura, i costumi, i paesaggi, la musica e ovviamente la tradizione agroalimentare e i sapori della Sardegna e del Friuli Venezia Giulia, come sottolinea l'autore, Christian Canderan, «per evidenziare il forte legame che unisce da sempre queste due regioni e le loro genti, seppur molto lontane fra loro». Traspare l'ironia del popolo sardo, che in vari momenti del film si intreccia a quella friulana. Set privilegiato per le riprese in Friuli è stata la Val Tramontina, con l'ovile di Kiodo: la sua quotidianità è stata ripresa in vari momenti dell'anno. Scorci stupendi della valle si rincorrono, nelle riprese dei suoi viaggi in motocicletta, con un accattivante passaggio anche alle pozze smeraldine. Altre cartoline che compongono questo particolare mosaico sono la laguna di Marano e i suoi splendidi casoni, per una scena in barca, un passaggio a Maniago e Spilimbergo, in qualche negozio tipico, e la grotta di una valle limitrofa, dove si stagionano formaggi tipici. 


PAESAGGI ONIRICI

La Sardegna, e in particolar modo la Barbagia, fanno scoprire, invece, un territorio e una cultura non molto conosciuti, con momenti estremamente onirici, fra Domus de Janas, nuraghi, querce secolari e scorci veramente da favola. Nel cast, oltre a molti volti sardi conosciuti, incuriosiscono le partecipazioni straordinarie di Catine Caterina Tomasulo (da anni ormai volto della comicità friulana) e Paolo Massaria (attore triestino di fiction e produzioni internazionali).

Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 10:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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