OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PADOVA - Tornano tavolini e sedie nelle piazze di Padova, ma il meteo non ha giocato a favore dei ristoratori. La minaccia di pioggia e il vento freddo ha scoraggiato gli assembramenti e solo all'orario dell'aperitivo il centro storico si è popolato, in modo ordinato. «Ero così emozionata che mi sono svegliata alle 5 e non ho più dormito esclama Corina Davide, direttrice del Ten di piazza dei Signori, gli occhi lucidi Per essere un lunedì lavorativo i clienti non sono mancati anche se il tempo mi preoccupa. Più che il coprifuoco la vera difficoltà è non poter ospitare i clienti all'interno, siamo costretti a dire di no a chi ce lo chiede e sembra quasi che li vogliamo mandare via. Se iniziasse a piovere all'improvviso dovrebbero alzarsi e quale conto presento? Faccio pagare a metà?».
La mattinata è stata caratterizzata anche da una manifestazione dei ristoratori indetta dall'Associazione provinciale pubblici esercizi. Alle 10.30 cinquanta manifestanti hanno bloccato il traffico in cinque punti della città: via Venezia, via del Plebiscito, via Adriatica, via Fra' Paolo Sarpi e via Volturno. Guardati a vista dalle forze dell'ordine, i ristoratori si mettevano a momenti alterni sulle strisce pedonali facendo rumore con pentole, coperchi, mestoli e cucchiai. Fermavano il traffico per qualche minuto e poi lasciavano andare gli automobilisti: qualcuno ha suonato il clacson infastidito, altri hanno abbassato il finestrino e hanno chiesto un volantino. Non è mancato chi ha espresso solidarietà. «Così non si può andare avanti, questa è una falsa ripartenza dice Filippo Segato, segretario di Appe Chi uscirà questa sera (ieri, ndr) a cenare con il freddo e il rischio che piova? Con questo tempo nemmeno chi ha il plateatico potrà lavorare.
IL SEGNALE
Qualche prenotazione c'è ma senza esagerazione. «È giusto dare un segnale dicono Diego Bevilacqua e Valentina Munaro, pronti per ordinare con il loro bimbo alla pizzeria La Lanterna in piazza dei Signori Rispetto a quello che hanno patito i lavoratori di questo settore, il rischio di pioggia e un pochino di freddo si può sopportare. C'è voglia di uscire, rispettando le regole, è giusto dare una mano se si può. Il coprifuoco alle 22 per noi non è un grosso problema, abitiamo vicino e con un bambino piccolo cenare alle 19.30 non è strano. Certo, per un cliente che arriva da fuori è impraticabile». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino