Padova, tanta emozione ma anche chi manifesta con pentole e coperchi

Martedì 27 Aprile 2021 di Silvia Moranduzzo
Piazza dei Signori a Padova

PADOVA - Tornano tavolini e sedie nelle piazze di Padova, ma il meteo non ha giocato a favore dei ristoratori. La minaccia di pioggia e il vento freddo ha scoraggiato gli assembramenti e solo all'orario dell'aperitivo il centro storico si è popolato, in modo ordinato. «Ero così emozionata che mi sono svegliata alle 5 e non ho più dormito esclama Corina Davide, direttrice del Ten di piazza dei Signori, gli occhi lucidi Per essere un lunedì lavorativo i clienti non sono mancati anche se il tempo mi preoccupa.

Più che il coprifuoco la vera difficoltà è non poter ospitare i clienti all'interno, siamo costretti a dire di no a chi ce lo chiede e sembra quasi che li vogliamo mandare via. Se iniziasse a piovere all'improvviso dovrebbero alzarsi e quale conto presento? Faccio pagare a metà?».

La mattinata è stata caratterizzata anche da una manifestazione dei ristoratori indetta dall'Associazione provinciale pubblici esercizi. Alle 10.30 cinquanta manifestanti hanno bloccato il traffico in cinque punti della città: via Venezia, via del Plebiscito, via Adriatica, via Fra' Paolo Sarpi e via Volturno. Guardati a vista dalle forze dell'ordine, i ristoratori si mettevano a momenti alterni sulle strisce pedonali facendo rumore con pentole, coperchi, mestoli e cucchiai. Fermavano il traffico per qualche minuto e poi lasciavano andare gli automobilisti: qualcuno ha suonato il clacson infastidito, altri hanno abbassato il finestrino e hanno chiesto un volantino. Non è mancato chi ha espresso solidarietà. «Così non si può andare avanti, questa è una falsa ripartenza dice Filippo Segato, segretario di Appe Chi uscirà questa sera (ieri, ndr) a cenare con il freddo e il rischio che piova? Con questo tempo nemmeno chi ha il plateatico potrà lavorare. E senza dubbio il coprifuoco alle 22 non aiuta, anzi, scoraggia». Il problema maggiore lo sente chi non ha un plateatico su cui contare, come il ristorante Dante alle piazze di via Manin che ha posizionato in extremis quattro tavolini sotto i portici, sul bordo della strada. «Non abbiamo potuto fare di più perché i vicini non erano d'accordo spiega Marco Galione, uno dei titolari . Speriamo in un maggio più mite, questa temperatura certo non invoglia a cenare fuori. Magari si potrebbero rivedere le norme sulla viabilità per consentirci di aumentare il numero di tavolini all'esterno».


IL SEGNALE
Qualche prenotazione c'è ma senza esagerazione. «È giusto dare un segnale dicono Diego Bevilacqua e Valentina Munaro, pronti per ordinare con il loro bimbo alla pizzeria La Lanterna in piazza dei Signori Rispetto a quello che hanno patito i lavoratori di questo settore, il rischio di pioggia e un pochino di freddo si può sopportare. C'è voglia di uscire, rispettando le regole, è giusto dare una mano se si può. Il coprifuoco alle 22 per noi non è un grosso problema, abitiamo vicino e con un bambino piccolo cenare alle 19.30 non è strano. Certo, per un cliente che arriva da fuori è impraticabile».

Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 09:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci