Quattro multe e chiusure imposte ma il bar riapre ancora: «O così o a fine mese sono fallito»

Fabio Martini, titolare del bar al Foro di Trieste (fotogramma da video postato su Youtube)
TRIESTE - Nonostante quattro contravvenzioni già comminate e una chiusura di cinque giorni imposta dalla Questura (ma non rispettata), il bar "Al...

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TRIESTE - Nonostante quattro contravvenzioni già comminate e una chiusura di cinque giorni imposta dalla Questura (ma non rispettata), il bar "Al Foro" di Trieste oggi è nuovamente aperto. E il titolare, Fabio Martini, è deciso a non chiudere, non intimorito nemmeno da una sanzione penale recapitatagli questa mattina proprio per l'inosservanza della chiusura di cinque giorni. La ragione è sempre la stessa: violazione delle misure anti-contagio. E non mancano i clienti, che ininterrottamente da stamani si sono alternati nel locale.

Il ristoratore in trincea: «Da 230 pasti al giorno a zero. Con la mensa sarei felice di pagare fornitori e dipendenti»

«Io devo lavorare perché con l'incasso a fine mese pagherò lo stipendio dei dipendenti, l'affitto e i fornitori», ha spiegato Martini. «Se seguo le regole del governo io a fine mese sono fallito». Il commerciante ha aggiunto inoltre di essere deciso a proseguire «a oltranza» la sua protesta, sottolineando che aderisce all'iniziativa nazionale degli esercenti #ioapro. «Ho avuto oggi la solidarietà di tre colleghi e di tanti cittadini che ci fanno i complimenti e ci dicono di non mollare». La sua richiesta al Governo è di chiudere tutto e di ricevere ristori totali «se fosse questa narrazione del virus grave come ci dicono». Ma, sostiene, «questa è una semplice influenza che usano per fare delle grandi modifiche a livello internazionale». 

 

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Il Gazzettino