Bar e locali irregolari, in soli tre mesi la Questura ne ha già chiusi sei. Ecco quali sono

Sono ritrovi per pregiudicati e spacciatori, scatta la misura

PUGNO DI FERRO - In soli tre mesi la Questura ha già chiuso sei locali irregolari
PADOVA -  Ritrovi per pregiudicati e spacciatori, dove nessuna regola - o quasi - viene rispettata. Da chi serve pietanze anche se non ha il permesso, a chi serve da...

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PADOVA -  Ritrovi per pregiudicati e spacciatori, dove nessuna regola - o quasi - viene rispettata. Da chi serve pietanze anche se non ha il permesso, a chi serve da bere anche a minorenni. E scatta il pugno di ferro del questore: in questi soli primi tre mesi dell’anno Antonio Sbordone ha sospeso la licenza a quasi lo stesso numero di locali che avevano ricevuto la stessa sanzione durante tutto il 2022. L’applicazione dell’articolo 100 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, abbreviato il Tulps, è la peggiore “punizione” possibile per gli esercenti. La legge, infatti, prevede che il questore possa revocare la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o nel caso il luogo sia diventato abituale ritrovo di persone pericolose o pregiudicate. Nell’arco del 2022, in tutta Padova e provincia, il provvedimento è stato applicato 8 volte, mentre dall’inizio del 2023 ad oggi è stato già applicato 6 volte.


 

L’ULTIMO CASO
Si tratta per lo più di bar o esercizi pubblici gestiti da stranieri. L’ultimo a dover chiudere le serrande per 15 giorni, su disposizione della questura, perchè abituale ritrovo di pregiudicati e spacciatori, è stato il bar Sole Rosso, al civico 105 di via dei Colli a Padova, gestito da una 23enne cinese. La notifica dell’ordinanza è avvenuta giovedì ed è motivata dalla necessità di interrompere una “concreta minaccia per la sicurezza pubblica”. I ripetuti controlli compiuti dalla questura nelle vicinanze e all’interno del locale hanno evidenziato, infatti, numerose presenze di soggetti con pregiudizi di polizia, dediti in particolare all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti.
Si è arrivati all’ordinanza di chiusura del Sole Rosso proprio dagli sviluppi di un’attività d’indagine compiuta dagli investigatori della Squadra mobile. Gli agenti, durante i controlli di routine, hanno proceduto alla perquisizione di un minorenne di origini tunisine. Il ragazzo è stato trovato in possesso di cinque dosi di cocaina: in quell’occasione, nei pressi del pubblico esercizio sono stati poi individuati e identificati altri tre avventori, tutte vecchie conoscenze delle forze dell’ordine, con precedenti per reati contro la persona e in materia di stupefacenti. Uno dei tre è inoltre risultato non in regola con il permesso di soggiorno, e quindi di fatto irregolare sul territorio nazionale.
In città il questore ha provveduto a sanzionare con la sospensione della licenza pure un minimarket di viale Arcella. In quel caso (era il 22 febbraio) a far partire tutto fu l’esposto dei residenti della zona che segnalavano come il gestore cinese 41enne vendesse bottiglie di alcolici - poi consumati nelle vicinanze - fino a tarda notte, con conseguenti problemi di ordine pubblico. 
 

IN PROVINCIA
Ma il questore ha imposto la sospensione della licenza anche a due bar in provincia, dopo le risultanze delle indagini dei carabinieri. Era il 14 febbraio quando la notifica è arrivata al bar di piazza del Donatore a Maserà, luogo di ritrovo, tra gli altri, anche di bande di ragazzi violenti, tra cui alcune bulle che nei giorni precedenti avevano picchiato tre ragazzine davanti all’Ipercity di Albignasego. Tra i clienti anche un ragazzo con in pendenza un “Daspo Willy” che gli imponeva di stare lontano da Maserà per due anni. Il 4 marzo, invece, è stato il turno del bar Esse’n di Tombolo, anche questo a gestione cinese e al centro di episodi di vario genere che non poche volte hanno visto l’intervento delle forze dell’ordine: schiamazzi, risse, stranieri irregolari. 
 

I NAS


Anche i carabinieri del Nas negli ultimi giorni hanno portato a termine numerosi controlli nei pubblici esercizi. Giusto ieri sera un locale di Maserà è stato sanzionato un locale di Maserà di Padova per la mancanza del Documento Valutazioni Rischi nonché con la sospensione dell’attività per presenza di lavoratori in nero  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino