Va a lavorare nei campi, trova bomba sepolta da settant'anni

Va a lavorare nei campi, trova bomba sepolta da settant'anni
BAONE (PADOVA) - Era rimasta sottoterra, in un campo di Baone, per più di settant'anni fino a quando, sabato pomeriggio, gli artificieri l'hanno fatta esplodere. La...

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BAONE (PADOVA) - Era rimasta sottoterra, in un campo di Baone, per più di settant'anni fino a quando, sabato pomeriggio, gli artificieri l'hanno fatta esplodere. La bomba rinvenuta in un podere agricolo di via Dietro Cero, la strada che collega la frazione di Valle San Giorgio a quella di Rivadolmo, risale alla Seconda guerra mondiale. 

Dell'ordigno bellico inesploso si è accorto un agricoltore del posto: nonostante le numerose arature che si sono succedute nel corso degli anni, il dispositivo non era ancora stato dissepolto. Non appena si è reso conto che l'oggetto in cui era incappato era tutt'altro che innocuo, l'uomo ha avvertito o carabinieri. Dopo aver effettuato un sopralluogo, i militari hanno chiesto l'intervento degli artificieri della questura di Venezia, che sabato pomeriggio hanno raggiunto la  frazione collinare per far brillare l'ordigno, rimasto sepolto per decenni in un luogo lontano dalle abitazioni. Il dispiegamento di forze dell'ordine ha attirato l'attenzione di qualche passante, che si è fermato a osservare la scena. Dopotutto e per fortuna non capita tutti i giorni di assistere a un'esplosione. 
LE TESTIMONIANZE«Da casa mia non ho sentito il botto racconta una signora che abita a circa un chilometro, in linea d'aria, dal luogo del ritrovamento ma non mi stupisco che nel nostro comune vengano trovate bombe della Seconda Guerra Mondiale: è stata una zona molto colpita dai bombardamenti». Gli alleati statunitensi, infatti, sganciavano bombe mirando alle trincee allestite dagli occupanti tedeschi allestiti alla fine del 1944, come si legge nelle cronache locali. Il 26 aprile di quell'anno una squadriglia di tre aerei sorvolò per tre volte l'abitato di Calaone, lanciando ordigni e sparando raffiche di mitragliatrice, tanto che in paese si diffuse il panico. Il parroco di allora si affrettò a stendere sul sagrato e ad appendere al campanile lenzuola bianche in segno di resa. I parrocchiani fecero altrettanto, imbandierando persino i pagliai. Un gesto che portò alla salvezza: dal cielo, infatti, smisero di piovere bombe. 

Maria Elena Pattaro 
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Il Gazzettino