Udine. Rapinavano centri massaggi gestiti da cinesi, arrestato il quarto della banda: violentò anche una dipendente

La polizia ora è sulle tracce del quinto rapinatore

Un’immagine dell’impianto di sorveglianza del centro massaggi di Manzano che documenta i momenti della rapina
UDINE - È stato catturato dalla polizia il quarto rapinatore dei centri massaggi gestiti da cinesi, la cui banda era stata sgominata nei mesi scorsi: si tratta di un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

UDINE - È stato catturato dalla polizia il quarto rapinatore dei centri massaggi gestiti da cinesi, la cui banda era stata sgominata nei mesi scorsi: si tratta di un cittadino italiano di 19 anni che dovrà anche rispondere di violenza sessuale nei confronti di una dipendente.

Sul giovane sono emersi gravi indizi di colpevolezza in ordine alla rapina, perpetrata il pomeriggio del 10 giugno a danno di due massaggiatrici cinesi in un appartamento di Udine, con le aggravanti di aver commesso il fatto in più persone riunite - gli altri due componenti della banda erano già stati arrestati lo scorso 9 agosto - con l'uso di due coltelli, coi volti travisati e in un'abitazione.

I tre si erano impossessati di tre smartphone e 460 euro in contanti, prima di darsi alla fuga. La Squadra Mobile sta proseguendo le attività finalizzate all'identificazione anche di un quinto rapinatore, che avrebbe partecipato alla rapina di Manzano, il 13 giugno scorso: cinque in tutto erano state le rapine perpetrate tra giugno e luglio scorsi a Udine e provincia dal sodalizio criminale, poi smantellato con le carcerazioni eseguite ad agosto.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino