I banditi, che la notte di domenica hanno fatto saltare il bancomat di Banca Intesa ad Arten, hanno perso quasi metà del bottino. L'assalto, infatti, non è...
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Intanto le indagini dei carabinieri della Compagnia di Feltre, con i colleghi del Nucleo Investigativo si stanno concentrando sulle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza dello sportello e su quelle eventualmente catturate dalla videosorveglianza in zona. Stanno inoltre effettuando accertamenti per comprendere la natura dell'esplosivo utilizzato per far saltare in aria il bancomat, tramite il sistema cosiddetto della marmotta. Ovvero un ordigno esplosivo che viene inserito nella fessura dello sportello, che poi viene squarciato. Hanno fatto proprio così i 3 o 4 banditi che si sono avvicinati alla cassa, incappucciati. Poi sono fuggiti a bordo di una Bmw chiara in direzione del Bassanese. Proprio lì hanno incrociato una pattuglia di carabinieri, che però non è riuscita a bloccare la fuga a folle velocità. L'assalto al bancomat fonzasino è solo l'ultimo di una serie di episodi che si stanno verificando tra Veneto e Alto Adige. Proprio in piazza a Arten poco prima di Natale, il 23 dicembre 2018 si assaltò con la stessa tecnica il bancomat della Cassa rurale Valsugana e Tesino, sportello che è stato ripristinato solo pochi giorni fa.
Giornata complicata quella di domenica e ieri per il direttore della filiale, che, dopo aver perfezionato la denuncia, ha dovuto incrociare i dati del caricamento, con i prelievi e i soldi lasciati sul posto. Contattato al telefono il direttore della banca non rilascia però dichiarazioni sull'accaduto, come da politica azienda. Quello che è certo è che personale di Banca Intesa San Paolo ha fatto un sopralluogo ieri mattina per verificare l'entità del danno subito allo sportello di Arten, che è evidentemente di grosse entità, ed eseguire tutte le verifiche del caso. Nei prossimi giorni si sapranno le tempistiche di ripristino dell'Atm e quando quindi gli utenti potranno tornare a prelevare.
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Il Gazzettino