Bancarotta, sequestrati beni per un milione e mezzo a un'azienda tessile

Bancarotta, sequestrati beni per un milione e mezzo a un'azienda tessile
OCCHIOBELLO - I militari della Guardia di Finanza della Tenenza di Occhiobello, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sequestro preventivo inerente un intero...

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OCCHIOBELLO - I militari della Guardia di Finanza della Tenenza di Occhiobello, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sequestro preventivo inerente un intero complesso aziendale, del basso polesine, operante nel settore dell’abbigliamento. La predetta misura, emessa dal GIP di Rovigo, Dott. Pietro Mondaini, all’esito di complesse e articolate attività di indagine delegate e coordinate dalla Procura della Repubblica di Rovigo, nella persona del P.M. Dott.ssa Monica Bombana, ha riguardato, oltre la totalità delle quote di una società di capitali, terreni, 4 laboratori per arti e mestieri, 2 magazzini e locali di deposito, 1 garage,  3 abitazioni, nonché impianti, macchinari, attrezzature, autoveicoli, macchine elettroniche d’ufficio, per un valore complessivo di oltre 1 milione e mezzo di euro.


In particolare, le minuziose indagini svolte dai finanzieri, traggono origine dal fallimento di una società, collegata all’azienda sequestrata, oggetto di una operazione fraudolenta di scissione societaria, architettata dagli ex amministratori - tre in tutto - indagati per bancarotta fraudolenta, al solo fine di eludere il pagamento dei debiti, che nel corso degli anni avevano raggiunto il milione di euro. Difatti, gli stessi, tramite la predetta operazione straordinaria, hanno “svuotato” la precedente società trasferendo tutto il patrimonio nella nuova S.r.l. e intestando ad una donna rumena, che si è rivelata essere una mera prestanome, la vecchia azienda, successivamente fallita.


Con il sequestro dell’azienda è stato nominato un amministratore giudiziario esperto in gestione aziendale che adesso avrà il compito di gestire per conto dello Stato l’azienda stessa, portando avanti le commesse e le attività imprenditoriali. Circa le responsabilità degli indagati, gli stessi sono stati deferiti alla A.G. per i reati di bancarotta fraudolenta per distrazione e documentale, nonché di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Il GIP di Rovigo, su richiesta della Procura della Repubblica, ha altresì disposto nei confronti degli ex amministratori l’interdizione temporanea con divieto di esercitare uffici direttivi delle persone giuridiche per 12 mesi, atteso che la gestione della nuova società, oggetto di sequestro d’azienda, era connotata dalla stesse condotte criminose di quella fallita, consistenti nella reiterata omissione del versamento delle imposte. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino