Bambino sbalzato dalla giostra: I genitori: «Poteva davvero morire»

la giostra Canguro dove è avvenuto l'incidente
DOLO - «Un po' come tutte le cose in Italia: prima sembra sempre tutto a posto, bisogna che succeda qualcosa di grave per capire che forse non è...

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DOLO - «Un po' come tutte le cose in Italia: prima sembra sempre tutto a posto, bisogna che succeda qualcosa di grave per capire che forse non è così». È ancora teso Daniele Mazzuccato, il padre del dodicenne sbalzato dalla giostra Canguro sabato sera alla sagra di Dolo. L'impatto avvenuto su una persona anziché sull'asfalto ha evitato il dramma: 10 punti sul labbro interno ed esterno, due incisivi traballanti e tanti ematomi, ma nessun danno alla schiena o alla testa. «Ringrazio davvero Sant'Antonio, il santo dei miracoli! Mandi tuo figlio a passare un'ora di svago sulle giostre e in un attimo potrebbe trasformarsi tutto in tragedia», esclama tesa ma sollevata la madre Elisa, che si trova in ospedale a Padova assieme al marito, ancora frastornata dagli eventi delle ultime 48 ore.


PREOCCUPAZIONI Ora però, oltre alla preoccupazione per le condizioni di salute del figlio, cominciano a farsi strada i primi interrogativi su come sia potuto accadere un incidente così grave. «Venerdì sera eravamo lì tutti insieme, siamo saliti su quella giostra, i ragazzi erano in tre e non è successo nulla, sabato invece è finita così -  racconta Mazzuccato - Non capisco, pare sia tutto in regola. I carabinieri mi hanno detto che andranno avanti con le verifiche, di tornare con la carta di dimissioni e di valutare con loro la cosa. Ma il collaudo come è stato fatto, mi chiedo?». Il padre racconta che il ragazzino ha sentito la cintura di sicurezza allentarsi e ha cercato di tenersi aggrappato al sedile finché ha potuto con le proprie forze, finché la giostra lo ha sbalzato giù. «Le carte sono tutte in regola, forse i collaudi li hanno fatti con 3 persone sul seggiolino, anziché 2 continua il padre - non lo so, si è pensato subito alla corporatura minuta, però la cugina che era con lui è più magra, più leggera, e non possono comunque essere il peso o le dimensioni fisiche ridotte un'ipotesi plausibile».


Tutte le giostre della sagra di Dolo sono effettivamente state controllate come da prassi dall'apposita commissione pubblico spettacolo dell'ufficio Suap, presieduta dal sindaco dolese, che, vista la documentazione e gli impianti prima che venissero messi in funzione, ha dato l'autorizzazione. Una variabile in questo caso fra i due è che la ragazza poggiava sulla sponda laterale del sedile, mentre l'altro no, e forse avendo il vuoto sul fianco abbia sofferto di più le oscillazioni. Questi e molti altri gli interrogativi al momento senza risposta che affollano la mente dei genitori e di quanti in paese hanno figli. Un po' tutti, pur sollevati su come si è concluso l'incidente, hanno bisogno di risposte chiare: le tragiche fatalità possono sempre accadere, ma è importante assicurarsi che si faccia tutto il possibile, sempre, per evitarle.
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Il Gazzettino