È un istante: il piccolo si volta, gira il manubrio, e lui vola sulla strada

La bici del piccolo
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PADOVA Tutto è in mano alla polizia locale di San Martino di Lupari, guidata dal comandante Andrea Corazza. È stato lui ieri pomeriggio a coordinare i rilievi sul posto ed è stato sempre lui, una volta terminati tutti gli accertamenti in via Pasinato, a compilare le carte nel suo ufficio accanto al municipio. I vigili urbani hanno anche ascoltato un testimone e questo verbale sarà naturalmente molto importante per chiudere le indagini. Da una prima ricostruzione pare che l'incidente sia frutto esclusivamente di una tragica fatalità: il bimbo si sarebbe girato indietro e avrebbe portato con sé anche il manubrio, che avrebbe curvato verso sinistra facendo ritorcere la piccola bicicletta su se stessa. Il bimbo cadendo sarebbe quindi uscito dalla pista ciclabile, invadendo la corsia destinata alle auto, e per questo motivo sarebbe finito con la testa proprio sotto la ruota della scuolabus.


 


Il pm di turno della Procura di Padova, Silvia Golin, ha aperto un fascicolo. Probabilmente il conducente dello scuolabus, un uomo di San Martino di Lupari che conosceva perfettamente quella strada, sarà iscritto nel registro degli indagati per il reato di omicidio stradale. Un atto dovuto. CONDUCENTE SCONVOLTO Di sicuro ieri l'uomo era sconvolto e ha dato ampia collaborazione agli agenti della municipale. Difficile pensare che torni presto alla guida degli scuolabus: anche per lui ci vorrà un bel po' di tempo per superare lo shock provocato da quel bambino morto e dalle urla strazianti della sua mamma. Intanto il magistrato ha disposto il sequestro della bicicletta, del caschetto e del furgone dello scuolabus. IL RESIDENTE Un trentenne che abita in via Pasinato non ha visto con i propri occhi l'investimento ma ha sentito chiaramente il botto e poi le urla. «Ero a casa con le finestre aperte, spiega con un filo di voce - e ho capito immediatamente che era successo qualcosa di molto grave. Siamo corsi in strada e abbiamo visto il disastro. Il bimbo è stato subito coperto con un telo e poi caricato in ambulanza. Quando abbiamo visto che l'ambulanza stava ferma, ci è venuto un brivido. Anche per chi abita qui è stato un dolore enorme».
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Il Gazzettino