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CODEVIGO (PADOVA) - Francesco Pascetta è morto per una crisi respiratoria mentre era positivo al Covid, per cui non era vaccinato. E ora il dubbio sulla scelta fatta, tormenta i genitori, devastati dal lutto. Papà Stefano e mamma Fiorella si erano sottoposti al ciclo per l'immunizzazione, ma avevano preferito attendere a somministrare il vaccino al loro primogenito, che avrebbe compiuto 7 anni l'11 maggio. Il padre ha espresso alle persone a lui vicine il rimpianto di non aver sottoposto il figlio all'immunizzazione. «Avrebbe potuto salvarlo?». È la domanda che già dalle prime ore ha iniziato a perseguitare i genitori del piccolo di Conche. E che resterà senza una risposta.
Bambino morto per Covid a 6 anni
Quattro giorni fa Francesco Pascetta aveva effettuato un tampone a Chioggia ed era risultato positivo al Covid. Dopo l'esame, la febbre si era alzata e la respirazione aveva iniziato a farsi più difficile tanto che il piccolo era stato visitato in pronto soccorso.
Stefano Pascetta e Fiorella Vianello, erano andati ad abitare a Conche nel 2017, quando il piccolo Francesco aveva due anni. Lui era originario di Chioggia (i suoi genitori abitano ancora adesso a Borgo San Giovanni), lei di Pellestrina, dove si erano sposati quello stesso anno. Stefano e Fiorella si erano integrati, quasi subito, nella comunità di Conche, sia perché nella frazione vivono molti chioggiotti fuggiti al caro-casa del centro città, sia per i rapporti che, spontaneamente, si instaurano nell'ambiente scolastico tra le famiglie e gli insegnanti.
Francesco aveva frequentato la materna e, poi, la primaria, dove era l'unico alunno del primo anno e faceva parte, a causa dei numeri risicati, di una pluriclasse, con altri bambini più grandi. Fiorella e Stefano non erano attivi nei sodalizi paesani, il Comitato della Sagra o il Circolo parrocchiale, ma conducevano una vita normale, di lavoro e sacrificio: lei, casalinga, accudiva i figli e la casa, lui lavorava nel padovano. Ma erano conosciuti e benvoluti.
Da quando l'intera famiglia si era scoperta positiva al Covid, pochi giorni fa, dopo un tampone all'ospedale di Chioggia, infatti, vivevano isolati in casa ma vicini e conoscenti si erano offerti di provvedere alle necessità più impellenti come, ad esempio, la spesa alimentare o ritirare in farmacia qualche medicina per il piccolo Francesco che soffriva per il catarro. Il bambino, ha raccontato la madre a qualche conoscente, non vedeva l'ora di tornare a lezione, per piantare i fiori, assieme ai compagni di classe nel giardino della scuola. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino