TRIESTE - Tutto inventato: la bambina scomparsa, il fatto che si fosse persa nei boschi alla vista dei soldati armati, non una parola era vera. I migranti fermati per un controllo...
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Lo si apprende dalla Polizia di Frontiera della Questura di Trieste, diretta da Giuseppe Colasanto, che lo ha appreso dalle Autorità slovene. Il gruppo di migranti, composto da sei persone, tutti maschi e adulti, avrebbe quindi inventato la vicenda della piccola per impietosire i poliziotti sloveni che li avevano fermati.
Bambina scomparsa: la verità
Il racconto dei migranti: la bambina era insieme con i genitori, faceva parte di un gruppo di migranti che stava tentando di passare il confine. Nella prima versione dei fatti gli stranieri hanno raccontato il gruppo è stato fermato per un controllo da una pattuglia armata di sorveglianza slovena; a quel punto la piccola si è spaventata ed è corsa via allontanandosi e perdendosi nei boschi.Per cercarla si erano attivati l'elicottero del Nucleo Volo Venezia, due unità di Tas - Topografia Applicata al Soccorso, due Unità Speleo Alpino Fluviale/ Saf, la partenza del Distaccamento di Muggia e il Soccorso Alpino. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino