Il bagno del ferryboat è sempre fuori uso, gli utenti pensano a una class action

Il wc chimico sul ferry boat
VENEZIA - Una class action è pronta a dare battaglia legale contro il mancato funzionamento dei bagni sulla nave traghetto della linea 17 di Actv in servizio tra il Lido e...

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VENEZIA - Una class action è pronta a dare battaglia legale contro il mancato funzionamento dei bagni sulla nave traghetto della linea 17 di Actv in servizio tra il Lido e il Tronchetto (e viceversa). Da mesi è noto il problema: i bagni della motozattera sono chiusi, e quindi inagibili, al pubblico per adeguamento strutturale. Proprio per rimediare a questa situazione, tra non pochi problemi e difficoltà (igiene, cattivo odore, pulizia, ricambio d'aria dei locali, sanificazione, temperatura interna) Actv ha pensato di collocare a bordo dei bagni chimici. 


La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato quanto successo domenica pomeriggio a bordo del ferry San Nicolò partito alle ore 15. I bagni della motozattera non sono utilizzabili efuori uso erano anche i sostituti chimici. Una situazione che ha fatto perdere la pazienza a una turista tedesca che, evidentemente in preda a una necessità fisiologica alquanto impellente, ha sfogato la sua rabbia con una vigorosa manata contro una delle porte chiuse con il lucchetto. 
Prima di lei alcuni turisti hanno anche minacciato che se questa è l'accoglienza che viene dedicata, ben difficilmente torneranno in vacanza al Lido. Durante la Mostra del cinema, una signora è stata costretta ad espletare i propri bisogni fisiologici, a cielo aperto. La cosa certa è che il problema non ha ancora una soluzione. 

A dare voce all'imbarazzo di operatori turistici e utenti del ferry è stato l'imprenditore Teodoro Russo, testimone di quanto successo domenica. «È uno schifo purtroppo - ha detto Russo - cambiano e mutano i suonatori ma la musicaresta sempre la stessa. Il ferry è il nostro biglietto da visita di chi arriva al Lido, e non può essere questa la presentazione di un'isola cinque stelle lusso. Inoltre c'è anche un aspetto formale e normativo: senza i bagni funzionanti a bordo credo che i ferry non abbiano i requisiti richiesti alla navigazione. Non può essere che una cosa del genere si trascini per mesi. Ci potrebbero essere anche gli estremi per promuovere una class action con tutti gli utenti per protestare contro questo disservizio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino