​Conto corrente svuotato: la vittima accusa la badante

Conto corrente svuotato: la vittima accusa la badante
SEDICO - L'anziana va al supermercato accompagnata dalla badante, ma al momento di pagare si accorge che il suo bancomat era stato svuotato. Scopre che sarebbe stata proprio...

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SEDICO - L'anziana va al supermercato accompagnata dalla badante, ma al momento di pagare si accorge che il suo bancomat era stato svuotato. Scopre che sarebbe stata proprio quella assistente famigliare, che le stava vicino, a aver utilizzato indebitamente la carta di credito. La vicenda è approdata nei giorni scorsi in Tribunale a Belluno. Alla sbarra, con le accuse di ricettazione, furto e di violazione della legge concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio, una badante romena: Nadia Mihaela Maieran, 42enne, residente a Sedico.  La donna è difesa dall'avvocato di fiducia Massimiliano Xaiz, che nell'udienza filtro, davanti al giudice Angela Feletto, ha richiesto e ottenuto l'ammissione di diversi testi per provare l'estraneità ai fatti della sua  assistita.


Era il 2015. L'anziana si accorge dell'ammanco nel suo conto: tramite bancomat erano stati prelevati circa 6mila euro. Scopre anche che numerosi monili che aveva in casa sono misteriosamente spariti. La donna denuncia tutto ai carabinieri. Racconta anche i suoi sospetti: è stata la badante. A quel punto scatta la perquisizione nell'abitazione della Maieran, effettuata dai militari della stazione di Sedico. Spuntano numerosi gioielli, proventi di furto. Ma non sono i gioielli di R.D.O., l'anziana assistita dalla badante. Sono altri preziosi, rubati altrove. A quel punto iniziano i guai per la donna che viene messa sotto inchiesta e finisce a processo. Ma lei fin dall'inizio si dice estranea alla vicenda: quei monili li ha acquistati lecitamente a una sorta di Compro oro in Romania. Il sistema romeno infatti è diverso da quello italiano. Quando i gioielli vengono venduti al Compro Oro non vengono fusi, come accade qui, ma restano intatti e vengono rivenduti tali e quali. Così anche se sicuramente quei preziosi sono rubati, lei li ha acquisiti lecitamente. Resta da capire le carte che ha in mano l'accusa, che ha citato come testi i militari che hanno fatto le indagini. Eventuali riprese dalla videosorveglianza degli istituti di credito dell'ignoto che ha prelevato con il bancomat dell'anziana saranno cruciali nel processo.


Non è la prima volta che una badante infedele finisce nei guai. Accadde anni fa quando una assistente famigliare che lavora nel Feltrino da 12 anni è finita in Tribunale perché avrebbe preso i gioielli dell'anziana che accudiva. Restituì tutto e patteggiò la pena. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino