VILLORBA - È iniziato ieri il processo a carico del bidello 45enne dell'istituto alberghiero Alberini di Lancenigo accusato di violenza sessuale nei confronti di una...
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LA VICENDA Tutto sarebbe successo all'antivigilia di Natale del 2016. L'uomo avrebbe avvicinato la studentessa con la scusa di farle gli auguri per le festività seguendola fino allo spogliatoio dove le attenzioni si sarebbero tramutate però in avances vere e proprie. Morbosità che sarebbero sfociate in quel bacio sulla bocca e un abbraccio da cui la 15enne avrebbe faticato a divincolarsi. Prima della denuncia sporta dai genitori a occuparsi della vicenda di cui ad un certo punto parlava tutto l'istituto Alberini furono il preside e poi il dirigente scolastico. Solo in seguito è arrivata l'indagine della Procura, coordinata dal pubblico ministero Gabriella Cama. E alla fine il rinvio a giudizio stabilito al termine dell'udienza preliminare dal gip Bruno Casciarri. Diametralmente opposta la versione del bidello, che nega di aver voluto importunare la ragazzina. «Non c'è stato nessun bacio sulla bocca - è la sua difesa - solo due baci sulla guancia, dati con la semplice di intenzione di farle gli auguri di Natale. Io non ho molestato nessuno, le mie intenzioni erano del tutto innocenti».
IL PROCESSO Ieri la prima udienza del processo in cui il bidello è difeso dall'avvocato Roberto Miotto del Foro di Treviso.
Il Gazzettino