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MONTEBELLUNA/ODERZO (TREVISO) - Hanno finalmente un volto e un nome i membri delle baby gang responsabili delle aggressioni avvenute a Montebelluna e a Oderzo. I carabinieri li hanno identificati: 3 in un caso e due nell’altro. E a breve scatteranno le denunce alla Procura di Treviso e a quella dei Minori di Venezia.
PICCHIATA
Due gravi episodi in pochi giorni: sabato scorso a Montebelluna tre bulle di origini magrebine hanno picchiato una ragazzina di 15 anni. Hanno accerchiato la vittima vicino alla Loggia dei Grani, in pieno centro, le hanno sputato in faccia e l’hanno insultata, poi l’hanno inseguita, presa per i capelli, gettata a terra e infine presa a calci. Tanto che in pronto soccorso all’ospedale di Montebelluna sono state diagnosticate alla 15enne varie contusioni, per una prognosi di venti giorni. «Io sono intervenuto per ben due volte per dividere queste tre ragazzine - racconta una residente - Una tirava i capelli e l’altra dava calci in testa. Oltre a varie offese, mi sono preso uno sputo in faccia da quella che dava calci». Una violenza gratuita, secondo le ricostruzioni, visto che tra la vittima e le picchiatrici non sembravano esserci motivi di astio. Il papà della vittima, nei giorni successivi era venuto a sapere che il terzetto si sarebbe già reso protagonista, in passato, di fatti del genere. Su Tik Tok ci sarebbero infatti alcuni video delle bulle che prendono di mira altri malcapitati. Qual sabato sera, stando alle ricostruzioni, le giovanissime straniere sembravano alterate. Probabilmente avevano bevuto qualche bicchiere di troppo. Potrebbe essere proprio quella la miccia che ha innescato la violenza. Un copione già visto: spesso quelle che i “bulli” o le “bulle” considerano prodezze vengono condivise sui social e diventano contenuti virali, con migliaia di visualizzazioni.
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PESTATO
La settimana scorsa, invece, la stessa sorte è toccata a un 56enne di Oderzo che stava rincasando dal lavoro in bicicletta ed è stato pestato. Mauro Zanuto si è imbattuto in un gruppetto di ragazzi che stava attraversando il ponte del Gattolè. Uno di loro è sbucato all’improvviso dal portico, tagliando la strada al ciclista. «Ho frenato di colpo per non investirlo e sono finito a terra.
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Il Gazzettino