OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
MOGLIANO - La baby gang ha preso di mira il suo cagnolino, legato fuori dal supermercato. Lui se n'è accorto ed è uscito a difenderlo. Ma uno dei giovanissimi lo ha preso a male parole, spalleggiato dai compagni. Ne è nata una lite dai toni molto accesi. Finché a raffreddare gli animi è intervenuta la polizia locale, che ha identificato una ventina di giovanissimi, quasi tutti minorenni. A Mogliano la misura è colma. Da mesi esercenti e cittadini lamentano gli atteggiamenti strafottenti e sopra le righe dei bulli che scorrazzano in centro, soprattutto nella zona delle corti benedettine. Mercoledì pomeriggio l'ennesimo episodio, segnalato alle autorità e denunciato anche sui social. Nell'occhio del ciclone è finito un cliente del supermercato Cadoro di via Zermanesa. «È uscito a difendere il suo cane e si è accapigliato con un ragazzo della banda - spiega Andrea Moro, responsabile degli Affari generali Cadoro -. Siamo stanchi di questa situazione. Gli episodi di degrado sono all'ordine del giorno. Per noi è un dramma. Abbiamo fatto del nostro meglio per disincentivare certe cattive frequentazioni: il parcheggio è ben illuminato, la zona è controllata. Ma non basta. Confidiamo in un intervento efficace delle autorità e delle forze dell'ordine così da ristabilire un livello accettabile di convivenza civile».
LA PREOCCUPAZIONE
Da tempo le condotte dei ragazzi sono oggetto di lamentele da parte di residenti ed esercenti. «Fanno quello che vogliono, è una vergogna» dicono, stanchi della sporcizia lasciata a terra, dei vandalismi e delle pericolose prodezze di cui si rendono protagonisti questi giovanissimi. Il loro punto di ritrovo preferito è appunto l'area Cadoro in centro a Mogliano. Ma bazzicano anche nella zona del distretto sanitario e nel nuovo parco di villa Longobardi, dove si ritrovano per fumare in compagnia.
LE CONTROMISURE
Ma l'amministrazione comunale non ci sta: «Il problema delle cattive frequentazioni in quella zona è noto e i controlli ci sono - assicura il sindaco Davide Bortolato -. Speravamo che l'arrivo dei primi inquilini nel nuovo residence appena costruito contribuisse a mettere fine al degrado. Ma evidentemente non basta. Ora intensificheremo i passaggi delle pattuglie e anche i controlli attraverso la videosorveglianza in modo da identificare e sanzionare gli autori delle bravate». Sulla stessa linea anche l'assessore alla sicurezza Marco Donadel: «Non è vero che le forze dell'ordine sono assenti, anzi! Il territorio è monitorato. L'intervento della polizia locale davanti al Cadoro, sfociato nell'identificazione di una ventina di giovani, è una risposta». Ma non può essere l'unica: il disagio giovanile di cui i recenti episodi sono espressione, va prima di tutto compreso e poi combattuto su più fronti. «Abbiamo messo in campo anche il progetto "Mediazione", che coinvolge pure alcuni operatori di strada» ricorda il sindaco.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino