MOGLIANO - La baby gang ha preso di mira il suo cagnolino, legato fuori dal supermercato. Lui se n'è accorto ed è uscito a difenderlo. Ma uno dei giovanissimi lo ha preso a male parole, spalleggiato dai compagni. Ne è nata una lite dai toni molto accesi. Finché a raffreddare gli animi è intervenuta la polizia locale, che ha identificato una ventina di giovanissimi, quasi tutti minorenni. A Mogliano la misura è colma. Da mesi esercenti e cittadini lamentano gli atteggiamenti strafottenti e sopra le righe dei bulli che scorrazzano in centro, soprattutto nella zona delle corti benedettine. Mercoledì pomeriggio l'ennesimo episodio, segnalato alle autorità e denunciato anche sui social. Nell'occhio del ciclone è finito un cliente del supermercato Cadoro di via Zermanesa. «È uscito a difendere il suo cane e si è accapigliato con un ragazzo della banda - spiega Andrea Moro, responsabile degli Affari generali Cadoro -.
LA PREOCCUPAZIONE
Da tempo le condotte dei ragazzi sono oggetto di lamentele da parte di residenti ed esercenti. «Fanno quello che vogliono, è una vergogna» dicono, stanchi della sporcizia lasciata a terra, dei vandalismi e delle pericolose prodezze di cui si rendono protagonisti questi giovanissimi. Il loro punto di ritrovo preferito è appunto l'area Cadoro in centro a Mogliano. Ma bazzicano anche nella zona del distretto sanitario e nel nuovo parco di villa Longobardi, dove si ritrovano per fumare in compagnia. Qualche settimana fa qualcuno dei bulli si è trasformato in un baby acrobata. Alcuni di loro sono stati immortalati con le gambe a penzoloni sul tetto del retro dello stabile che ospita il distretto sanitario. Tra i residenti c'è chi lamenta uno scarso controllo delle forze dell'ordine.
LE CONTROMISURE
Ma l'amministrazione comunale non ci sta: «Il problema delle cattive frequentazioni in quella zona è noto e i controlli ci sono - assicura il sindaco Davide Bortolato -. Speravamo che l'arrivo dei primi inquilini nel nuovo residence appena costruito contribuisse a mettere fine al degrado. Ma evidentemente non basta. Ora intensificheremo i passaggi delle pattuglie e anche i controlli attraverso la videosorveglianza in modo da identificare e sanzionare gli autori delle bravate». Sulla stessa linea anche l'assessore alla sicurezza Marco Donadel: «Non è vero che le forze dell'ordine sono assenti, anzi! Il territorio è monitorato. L'intervento della polizia locale davanti al Cadoro, sfociato nell'identificazione di una ventina di giovani, è una risposta». Ma non può essere l'unica: il disagio giovanile di cui i recenti episodi sono espressione, va prima di tutto compreso e poi combattuto su più fronti. «Abbiamo messo in campo anche il progetto "Mediazione", che coinvolge pure alcuni operatori di strada» ricorda il sindaco.