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TREVISO - Furti, spaccate, vandalismi, soprattutto la presenza molesta di baby gang. Oltre il 60% degli imprenditori trevigiani del terziario è preoccupato per la microcriminalità. Pur con gradazioni diverse: per il 48,5%, infatti, si tratta di un timore generale, senza rischi specifici per la propria attività o la zona in cui lavora, mentre per il 12,1% si dichiara molto preoccupato anche per possibili ricadute dirette. Con picchi nei fine settimana, vedi il nodo baby gang nei centri storici, e nelle zone più sensibili, vedi le vie limitrofe alle stazioni di bus e treni. La percezione in materia degli operatori di commercio, turismo e servizi della Marca è al centro della nuova edizione dell'Osservatorio congiunturale di Confcommercio provinciale, promosso in collaborazione con Banca Prealpi SanBiagio.
IL NODO BABY GANG
A non lasciare tranquilli negozianti ed esercenti sono, soprattutto, i gruppi di giovani con atteggiamenti molesti: segnala una recrudescenza in questo ambito il 54% del campione, a seguire atti di vandalismo e furti e scippi.
RINCARI NELLE FORNITURE
Dall'altro, i rincari dell'energia e delle forniture continuano a minacciare la capacità delle imprese di far fronte al fabbisogno finanziario e a comprime i margini. Dania Sartorato, presidente dell'Unione provinciale di Confcommercio, sottolinea la capacità di resilienza del terziario trevigiano: «Anche nello scorso trimestre si è confermata, in linea con l'andamento nazionale, una contrazione dei consumi a causa dell'inflazione - analizza -. Nei prossimi mesi si prevede che gli aumenti dei prezzi al consumo non superino il 2%, con un recupero di potere d'acquisto. Le attese, dunque, sono buone sia per la settimana del Black Friday, sia per le festività natalizie, momento di convivialità e gratificazione per tutti noi. Poi dal 2024 l'inversione di tendenza dovrebbe rafforzarsi». La rilevazione è stata illustrata ieri alla presenza anche del prefetto di Treviso Angelo Sidoti, del questore Manuela De Bernardin e dei comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, Massimo Ribaudo e Francesco De Giacomo, a sottolineare la stretta collaborazione con le istituzioni e le forze dell'ordine a tutela del presidio nelle città rappresentato da negozi di vicinato e pubblici esercizi. Nel ribadire la massima attenzione ai vari fenomeni, il prefetto Sidoti invita a distinguere tra percezione e reale diffusione dei reati: «La maggior parte dei commercianti è preoccupata di quanto succede in generale in Italia, non necessariamente nel proprio quartiere o nel proprio comune. D'altra parte, le statistiche ufficiali vedono la provincia di Treviso come una delle più sicure su scala nazionale. Penso ad esempio al fenomeno dei giovani molesti: le violenze si contano sulle dita di una mano e soprattutto avvengono tra i giovani stessi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino