Lo sfogo della madre del 15enne aggredito in centro: «Mio figlio accerchiato e poi pestato»

Lo sfogo della madre del 15enne aggredito in centro: «Mio figlio accerchiato e poi pestato»
TREVISO - «Quanto successo a mio figlio ci ha lasciato sotto choc. Non è possibile che i nostri figli si rechino tranquillamente in centro con gli amici e poi vengano...

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TREVISO - «Quanto successo a mio figlio ci ha lasciato sotto choc. Non è possibile che i nostri figli si rechino tranquillamente in centro con gli amici e poi vengano malmenati da altri ragazzi. Come anche tante altre madri sono molto preoccupata per questa escalation di violenza che sta vivendo la città a causa delle baby gang che mettono a ferro e fuoco il centro storico ogni weekend». A parlare è la madre del 15enne, studente di un istituto professionale trevigiano, è stato attirato con l’inganno in via Canova da un compagno di classe con l’apparente motivo di appianare alcune discussioni avvenute a scuola. Quando il giovane si è presentato all’appuntamento è stato subito accerchiato da quasi una dozzina tra coetanei e neo maggiorenni. Una situazione delicata che è poi sfociata in un’aggressione sia verbale che fisica.

IL PESTAGGIO

Il 15enne è stato raggiunto da un pugno al volto che gli ha procurato una frattura al setto nasale. Il giovane, caduto a terra, è stato subito soccorso da alcuni passanti, tra cui un infermiere, ed è stato portato all’ospedale Ca’ Foncello dove è stato poi sottoposto a un’operazione di rinosettoplastica, con conseguente inserimento di una placca in titanio per ridurre la frattura nasale. «Questa grave problematica deve diventare quanto prima una questione politica – continua la madre della vittima – Per questo motivo, al fine di lanciare un segnale verso i ragazzi violenti, ho deciso di sporgere querela nei confronti degli aggressori di mio figlio, arrivati a compiere un gesto simile solo esclusivamente a seguito di un banale alterco per una ragazza».

LE INDAGINI

La signora si è rivolta all’avvocato Fabio Crea che si è reso disponibile a seguire il caso: «Quanto accaduto al figlio della mia assistita riporta alla mente le peggiori aggressioni da parte di veri e propri “branchi di giovani” in tutto il nostro territorio. Qui siamo di fronte a episodi di criminalità reale e non più a “ragazzate” come qualcuno da tempo afferma». Sul caso è intervenuta anche la consigliera comunale del Pd, Antonella Tocchetto: «L’improvvisa aggressione in via Canova ai danni del 15enne trevigiano è stata una sorta di operazione squadrista da condannare a 360 gradi. Non è possibile che un giovane venga accerchiato e malmenato in pieno giorno in centro città. C’è qualcosa che non va nella gestione sociale di questi ragazzi. La vittima è stata dimessa con una prognosi di oltre 30 giorni – continua Tocchetto – Si tratta di un fatto gravissimo, soprattutto perché per l’ennesima volta sono coinvolti dei giovani in centro città. La situazione della violenza a Treviso risulta davvero allarmante e per nulla sotto controllo. Proprio per questo ritengo che il tentativo di minimizzare la questione da parte del sindaco Conte sia totalmente fuori luogo». Il fatto che ha coinvolto il 15enne è all’attenzione dei carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Treviso che hanno già visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che hanno ripreso ogni istante dell’aggressione. Le indagini sono ancora in corso, ma ormai sembra una questione di poche ore affinché i militari diano un volto a ogni singolo partecipante di questo violento episodio di disagio giovanile.

 

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Il Gazzettino