Chiude Rino, l'ultimo macellaio di Tiezzo: «E adesso come facciamo?»

Chiude Rino, l'ultimo macellaio di Tiezzo: «E adesso come facciamo?»
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AZZANO «E adesso?» è il ritornello che echeggia tra i clienti, da quando nel negozio hanno visto spuntare il cartello: "la macelleria rimarrà aperta fino al 24 dicembre. Ringraziamenti a tutti coloro che ci hanno consentito 43 anni di attività". Rino Stefani, che per massaie e buongustai dei dintorni, è semplicemente Rino, il macellaio, l'unico rimasto in tutto il comune, il 24  chiuderà il suo storico negozio al civico 38 di via Enrico Toti a Tiezzo. Una macelleria gestita assieme alla moglie Ivana e alla figlia Elisa.


«Ho aperto a Tiezzo il 25 maggio 1975 - racconta Rino - dopo circa 12 anni come dipendente alla ex macelleria Tesolin nel centro del capolugo. Il giorno prima dell'apertura io e Ivana ci siamo sposati, e il nostro viaggio di nozze andò in fumo. Solo quindici anni dopo iniziammo a viaggiare. Avevo 14 anni quando ho iniziato a lavorare come garzone nell'ex macelleria Oscar Floreani di Pordenone, e di seguito avevo fatto una stagione a Bibione. Ora è arrivato il momento di ritirarsi. Prima di tirar giù la saracinesca vorrei ringraziare tutti i miei clienti, molti dei quali sono diventati amici». Clienti, che da lui e dalla moglie, si sono sempre fatti guidare e consigliare sui tagli migliori, come anche sui sistemi di cottura. Sicchè per una tagliata non c'era dubbio che consigliassero un controfiletto o il vitellone per il tonnato.
I GUSTI
«Agli inizi dell'attività i gusti e le esigenze della clientela erano diversi - precisa Stefani -. Altri tempi. Le famiglie erano più numerose, compravano chili di carne, come il tradizionale bollito e lo spezzatino, insomma spendevano. Ricordo che in estate arrivavano i parenti dall'estero, e prima di ripartire facevano scorta di salami e cotechini. I primi anni aprivamo alle 6 e i clienti erano soprattutto i contadini che portavano il latte appena munto in latteria, e poi passavano per comprare la carne. Oggi le esigenze sono cambiate, poca carne e di qualità, possibilmente già pronta da cucinare». Stefani in questi anni ha sempre preparato tutto nel retrobottega, affidandosi il meno possibile a terzi. Cerca le bestie migliori, rimanendo fedele fino all'ultimo alla sua missione: offrire prodotti di qualità.
LA PENSIONE

Dopo il 24 e le feste Rino e Ivana si godranno la meritata pensione. Rino continuerà a cantare nel Coro Quattro Molini e si dedicherà al volontariato, programmando qualche viaggio con Ivana. Il consigliere di Azzano 33082, Massimo Piccini, ha proposto al consiglio comunale una targa per ricordare i 43 anni di lavoro e professionalità di Stefani. Il comune di Azzano con la chiusura della macelleria di Tiezzo, rimane senza un punto di riferimento artigianale e i clienti saranno costretti a spostarsi o a comprare al supermercato, con la speranza che nel 2019 si apra una nuova macelleria.
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Il Gazzettino