AVIANO - La torre principale del Castello di Aviano è a rischio di crollo: lo sostiene l'ex consigliere comunale autonomista Milziade Bocus, lanciando un appello...
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LA SOVRINTENDENZASe all'inizio qualcosa sembrava essersi mosso, «la Soprintendenza aveva infatti preso a cuore il caso», assicura l'ex consigliere, ad oggi il degrado sembra avanzare inesorabilmente. Da qui la richiesta di intervento della Gibelli: «Nel mese di febbraio il mastio è stato oggetto di visita di controllo della sua residua e sempre più precaria resistenza al collasso totale da parte dell'assessore alla sicurezza di Aviano e del capo dei vigili del Comune - scrive Bocus alla referente regionale alla Cultura -. Di fronte a questa emergenza è improcrastinabile un altro sopralluogo da parte del personale regionale»
L'APPELLO«Un appello caduto nel vuoto - riferisce l'ex consigliere autonomista -: visto che l'assessore abita a una manciata di chilometri di distanza mi attendevo, anche solo per la vicinanza, che potesse transitare di persona per verificare ciò che sta accadendo. Invece, sono passati inutilmente altri tre mesi. Ora ci riprovo tramite la stampa, sperando che questa volta la Gibelli, che per Polcenigo ha trovato le risorse per importanti opere di ripristino storico, possa fare qualcosa anche per noi».
Da rilevare che l'intervento di Bocus aveva già permesso di scoprire, nel 2016, che la torre, che costituisce il monumento principe della storia di Aviano, incredibilmente non era soggetta ad alcun vincolo.
IL VINCOLO«Ci sono voluti due anni per sistemare la faccenda del vincolo, ma finalmente grazie soprattutto all'opera dell'architetto Silvano Coletti, responsabile della Soprintendenza per l'area di Pordenone, adesso possiamo dire che adesso ce l'abbiamo. E assieme al vincolo, quindi, anche gli strumenti per agire», annunciava Bocus nel 2018. Ma serve la volontà politico-amministrativa per farlo.
Lorenzo Padovan Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino