PIANCAVALLO - Stagione dei record a Piancavallo, che è diventata la prima stazione turistica montana per numero e quantità di manifestazioni e discipline sportive...
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“Abbiamo raggiunto un livello ottimale di occupazione delle camere - ha commentato Piero Toffoli, presidente della Coop 1265 che riunisce la gran parte degli operatori del comprensorio montano -: in passato, il problema era la grande concentrazione in agosto del movimento turistico, a scapito di giugno e luglio, con settembre che ha sempre avuto una sua collocazione grazie a specifici eventi. Adesso la stagione parte assieme all’estate astronomica e finisce ormai ad autunno inoltrato”. Tra le perle di quest’anno c’è il campionato italiano di pattinaggio, che ha portato 800 atleti e tecnici per due settimane a luglio, da sempre il tallone di Achille, poiché considerato il momento di ferie di quasi tutti gli sport. Sempre gettonato il Castro Camp: il pilone azzurro di rugby, Martin Castrogiovanni, ha fatto del Piancavallo la sua seconda casa e i suoi collegiali attirano ragazzini da tutto il Nordest. Sono tuttavia davvero svariate le discipline che si praticano in quota: a parte le classiche mountain bike ed escursionismo, vengono ospitati raduni pre-campionato e allenamenti anche di basket e perfino di scherma, senza tralasciare le competizioni giovanili di ciclismo. “Senza timore di smentita - annuncia Toffoli - siamo il primo polo montano del Friuli Venezia Giulia per numero e qualità degli eventi sportivi”. Un titolo tutt’altro che simbolico, anche in considerazione del recente arrivo, all’interno dei confini regionali, di Sappada, sede quest’anno, ad esempio, del ritiro estivo del Palermo - che milita in serie B -, dei friulani Maurizio Zamparini e Bruno Tedino.
SECONDE CASE
Piancavallo vola anche grazie alle ondate di calore in pianura: le seconde case sono quasi tutte aperte e il fenomeno del mordi e fuggi - che sul territorio lascia, però, ben poche risorse - è particolarmente diffuso. Sono in molti a prendere l’auto la mattina dal capoluogo provinciale, a fermarsi per l’intera giornata in quota, facendo spesso un semplice picnic, per poi tornare a casa la sera, dopo che il sole è già tramontato. “Complici le tensioni internazionali - ha fatto sapere un turista della provincia di Venezia -, qualche anno fa ho scelto di venire in Piancavallo per una settimana. Me ne sono innamorato e ora sto addirittura pensando di comprare una casetta per trascorrerci molto più tempo. Sono persuaso che molti pordenonesi non si rendano nemmeno conto del tesoro a loro disposizione, non soltanto durante l’inverno quando hanno la neve a mezz’ora da casa”.
Lorenzo Padovan Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino