ADRIA - Vita dura per gli autovelox sulle strade polesane. Come se non bastassero gli atti vandalici, dei quali spesso questi rilevatori di velocità sono vittime, ora anche...
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IL GIALLOIeri mattina sul caso si era aperto un giallo perchè si temeva l'ennesimo atto vandalico. Proprio questo autovelox esattamente due anni fa era stato fatto oggetto di un tiro al bersaglio. Diversi colpi di pistola, presumibilmente di una calibro nove, erano stati sparati contro l'autovelox fatto installare anni prima dal Comune dopo le proteste dei residenti che si lamentavano dell'alta velocità delle auto e della pericolosità della carreggiata stradale. Quel fatto, secondo le testimonianze di alcuni residenti che avrebbero udito chiaramente almeno quattro spari, sarebbe avvenuto all'1.45 circa del mattino del 26 aprile 2017. Solo nella mattinata dell' 1 maggio, su segnalazione di qualche automobilista di passaggio, che ha notato i fori, l'accaduto era diventato di dominio pubblico in città. Ad oggi l'autore di quello episodio è ancora sconosciuto anche perchè le immagini della telecamera di controllo, quella abbattuta domenica, non erano state in grado di identificare l'autore del gesto che si è salvato da una denuncia per danneggiamento di bene pubblico e uso improprio di arma da fuoco.
L'AUTOVELOXL'autovelox, ad alta visibilità ed ancorato al suolo, come si legge nel provvedimento con il quale la giunta Barbujani aveva deciso di dotarsi di questa strumentazione, dotato di un sistema di illuminazione per la visibilità notturna, è posizionato tra il chilometro 0 ed il chilometro 4 della Sp 45, in zona allora concordata con l'ente proprietario della strada, la Provincia di Rovigo. La decisione era scaturita dal fatto che nel tratto, molto trafficato, sono presenti anche diversi attraversamenti di corsia e, nonostante vi siano già imposti limiti di velocità di 70 chilometri orari, pedoni e ciclisti sono a rischio. L'obiettivo della pubblica amministrazione era quello di tutelare l'incolumità delle persone, soprattutto nelle ore serali e notturne, e contenere i costi sociali connessi ai sinistri stradali. Tra le cause della decisione anche il fatto che l'organico della Polizia Locale non era, e non è, sufficiente per poter fronteggiare compiutamente, specie nelle ore serali e notturne, le condotte che rappresentano le principali cause degli incidenti. Già un'altra volta questo autovelox era stato fatto oggetto delle attenzioni di qualcuno che l'aveva bruciato.
Guido Fraccon Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino