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VENEZIA - I Comuni chiedono al prefetto nuovi autovelox. Le richieste arrivate sulla scrivania del delegato locale del Governo, Michele Di Bari, riguardano soprattutto l'area a nord della città metropolitana. Un dato emerso durante la riunione di ieri, presieduta proprio dal prefetto, dell'Osservatorio permanente per il monitoraggio e la pianificazione degli interventi sull'incidentalità stradale istituito nell'ambito della Conferenza provinciale permanente. «Abbiamo 7 postazioni in istruttoria. Entro l'anno prevediamo di installarli», ha riferito ieri il prefetto, ricordando come l'Osservatorio da un lato debba acquisire i dati sugli incidenti stradali che si verificano nei diversi Comuni, mentre dall'altro proprio sulla base delle informazioni raccolte studiare le modalità più adeguate per limitarli. «Su 100 incidenti, 36 sono provocati da mezzi pesanti. Un numero enorme». E a tal proposito Di Bari si è soffermato sull'importanza di verificare i cronotachigrafi. «La tecnologia, in questo, ci viene in aiuto: a breve saranno installate strumentazioni volte a verificarli anche da remoto, per controllare che i riposi siano rispettati, come pure la velocità del mezzo».
Iniziative che il prefetto intende promuovere, accanto ad altre azioni su cui continuare a lavorare.
I NUMERI
Dai dati emerge che il numero di patenti sospese è in crescita rispetto all'anno scorso. Dati ancora provvisori, ma il prefetto Michele Di Bari parla già di almeno il 25% in più. E cioè di oltre 1.000 patenti ritirate in questi mesi. Dall'esame offerto dalle varie forze di Polizia è emerso pure un incremento dei sinistri rilevati nel corso del 2023, rispetto al 2022, con conseguente aumento anche dei soggetti coinvolti che hanno riportato conseguenze fisiche, ad eccezione dell'ambito autostradale. Qui infatti si è rilevata una leggera diminuzione.
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