Nuovo autovelox installato in Sinistra Piave: funzionerà 24 ore su 24

Nuovo autovelox installato in Sinistra Piave: funzionerà 24 ore su 24
BELLUNO È arrivato il nuovo autovelox della Sinistra Piave. Sarà in funzione da domani, 24 ore su 24. Lo si incontrerà a Levego, lungo la Strada Provinciale 1...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BELLUNO È arrivato il nuovo autovelox della Sinistra Piave. Sarà in funzione da domani, 24 ore su 24. Lo si incontrerà a Levego, lungo la Strada Provinciale 1 della Sinistra Piave. Insomma, dopo averne a lungo parlato e dopo averlo annunciato con mesi di anticipo, oggi il rilevatore della velocità è realtà e si aggiunge agli altri già installati dal Comune lungo i tratti più pericolosi del capoluogo. 


IL COMANDANTE

«Il nuovo apparecchio consente di misurare la velocità dei veicoli che transitano da Col Cavalier in direzione Ponte nelle Alpi - spiega il comandante della Polizia Locale di Belluno, Roberto Rossetti . Sarà in funzione 24 ore su 24: questo ci consentirà di monitorare il traffico anche nelle ore notturne, quando non siamo in servizio e quando il minor traffico può indurre gli automobilisti a correre di più». Quello d'altra parte, si sa, è un punto davvero nero della viabilità cittadina, dove in passato si sono succeduti diversi incidenti anche mortali. In quel tratto di strada il limite è di 90 chilometri all'ora, ridotto a 80 per gli autocarri. Ora non si potrà più sgarrare e si dovrà davvero prestare attenzione a non premere troppo sull'acceleratore. 


IL SINDACO

Il primo cittadino Jacopo Massaro ne è soddisfatto, il progetto era partito parecchio tempo fa e oggi è un bell'obiettivo messo a segno nella direzione di migliorare la sicurezza per i pedoni e non solo. «Si conclude così un lungo iter che ci porta ad attivare un importante apparecchio per la sicurezza stradale - commenta . Negli anni, lungo quella strada si sono verificati diversi incidenti, anche gravi, dovuti anche all'eccessiva velocità. Confidiamo che questo sistema, attivo tutto il giorno e tutti i giorni, possa essere un valido deterrente per gli automobilisti indisciplinati». 


L'INSTALLAZIONE

La cabina è già visibile tra Levego e la galleria di Col Cavalier, a un chilometro dal centro abitato e ad un chilometro e mezzo dal traforo. In un punto tristemente noto per la velocità. Ad autorizzare il nuovo apparecchio è stato il prefetto con il decreto del 30 gennaio 2019, un documento con cui si aggiornava l'elenco delle strade in cui è possibile l'installazione e l'utilizzo di dispositivi o mezzi tecnici per il rilevamento della velocità. Nella lista veniva incluso, in seguito agli studi, proprio il tratto in questione. L'attivazione dei rilevatori di velocità fuori dai centri urbani, infatti, deve rispettare alcune norme disposte dal Ministero dell'Interno, una serie di requisiti tra i quali il tasso di incidentalità. Resteranno validi comunque i cinque chilometri orari in più di tolleranza, ma il problema lì non sembra proprio essere questo, perché le persone si lanciano in corse folli ben oltre il limite consentito. C'è da credere che l'installazione e l'attivazione a partire da domani, domenica primo novembre, dividerà la città tra chi ne è favorevole e chi, invece, no. Non è l'unico rilevatore di velocità presente in Sinistra Piave, dove da anni c'è una cabina davanti alle ex scuole, ma lì il dispositivo non è sempre attivo. Altra cosa sarà per questo nuovo, che non conoscerà pause e funzionerà anche negli orari notturni per buona pace dei residenti e dei pedoni.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino