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Troppi disagi a causa dei cantieri sull’autostrada A4, ora gli agenti di commercio alzano la voce e chiedono di essere rimborsati. «Un agente di commercio - ricorda Massimiliano Pratesi, presidente Confcommercio Fnaarc della provincia di Udine - percorre mediamente 60mila chilometri l’anno. Buona parte sono quelli in autostrada, un servizio “a ostacoli” negli ultimi anni in Friuli Venezia Giulia, in tempi di realizzazione della terza corsia in A4».
L’INIZIATIVA
Per questo Pratesi, rilanciando la proposta del presidente nazionale Fnaarc Alberto Petranzan, sottolinea come la categoria si dovrebbe vedere riconoscere rimborsi in caso di ritardi provocati dai lavori. «Le autostrade – osserva Pratesi citando Petranzan – sono un servizio, in regime di monopolio, che consente la nostra mobilità, al pari degli aerei e dei treni, e per il quale paghiamo un biglietto.
GLI ALTRI NODI
Per evidenziare questa criticità Fnnarc nazionale ha diffuso il “Manifesto per la mobilità”, che tocca anche altri punti concreti: le trappole autovelox sulle strade statali con continui cambi dei limiti di velocità. Limiti che devono essere una garanzia per la sicurezza della guida, non un “bancomat” per le casse dei Comuni; l’importo deducibile per l’acquisto dell’automobile – un vero e proprio “ufficio” per gli agenti e rappresentanti – rimasto fermo da troppo tempo. Fnaarc chiede di alzare l’attuale soglia di 25mila euro; la mobilità green: moltissimi agenti e rappresentanti potrebbero passare alla mobilità elettrica e ibrida contribuendo a ridurre l’inquinamento, ma servono più incentivi; i centri urbani e la sosta: anche gli agenti di commercio, per la loro attività – rileva Fnaarc – devono poter accedere alle ztl o alle piazzole di sosta dedicate al carico-scarico: gli agenti lavorano con gli esercizi commerciali e fanno muovere le merci. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino