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UDINE - Non c’è tregua per la circolazione autostradale tra Fvg e Veneto. Gli ultimi incidenti ieri tra l’alba e il pomeriggio, lungo l’A23 Udine-Tarvisio. Il sinistro più grave attorno alle 5.40 quando al km 96, nel tratto compreso tra Pontebba e la barriera di Ugovizza, in direzione nord, sono rimasti coinvolti un’autovettura e un mezzo pesante il quale ha perso il proprio carico composto da vergelle, ovvero tondini di acciaio semilavorato, con contestuale danneggiamento del guardrail e dispersione di gasolio. Inevitabile da parte del personale di Autostrade Spa che gestisce l’8. tronco, la chiusura dell’arteria con le auto bloccate in coda e l’uscita consigliata a Pontebba o Carnia, in attesa delle operazioni di soccorso da parte del personale del 118 e dei vigili del fuoco, con la supervisione della polizia stradale. Poco prima delle 9 la riapertura con alcune ore poi per smaltire il traffico diretto verso il Confine di Stato, in parte riversatosi lungo la Pontebbana. Ma la mattinata non è migliorata perché attorno alle 12 c’è stata una perdita di carico da un veicolo tra Gemona-Osoppo e Carnia, in direzione nord; alle 14.20 altro incidente tra Udine Nord e Gemona, in direzione Tarvisio.
IL PASSATO
La situazione del tratto che porta da Udine al confine da diverso tempo ormai propone continui cantieri, interventi manutentivi, restringimenti o scambi di carreggiata; solo ieri se ne contavano 15 (in uscita a Carnia, tra Carnia e Ugovizza e tra Pontebba e Carnia in direzione sud, tra Pontebba e Ugovizza, tra il Confine di Stato e Tarvisio).
POLITICA
La questione sicurezza è rimbalzata giovedì scorso in IV Commissione durante l’audizione dell’assessore Pizzimenti, in merito alla situazione relativa allo stato dei finanziamenti e dell’avanzamento dei lavori per la terza corsia dell’autostrada A4. Pizzimenti, nella veste di soggetto attuatore, è intervenuto via decreto per spostare una cinquantina di milioni di euro del finanziamento per i lavori tra il nodo di Palmanova alla realizzazione di una decina di nuovi cavalcavia tra il secondo e il terzo sublotto del II lotto, tra San Donà, San Stino e Portogruaro, in modo da eliminare quanto prima le strozzature e gli imbuti nelle zone di collegamento tra la carreggiata già a tre a corsie e quella ancora a due.
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Il Gazzettino